Roma, 12 mag. (AdnKronos) – “Caro Presidente del Consiglio, sulla scuola non hai ‘commesso un errore di comunicazione’. L’errore è stato di impostazione”. Lo scrive Stefano Fassina in una lettera indirizzata a Matteo Renzi sulla scuola. “I diretti interessati – scrive Fassina – hanno letto il testo del disegno di legge e lo hanno anche capito, nonostante i cori mediatici a sostegno del governo”.
“L’unica soluzione per recuperare un rapporto positivo con la stragrande maggioranza di studenti, famiglie e insegnanti – suggerisce il deputato dem – è stralciare le norme sulle assunzioni, da approvare subito, e riaprire il confronto sul disegno di legge per cancellare la chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico. Sul problema drammatico degli insegnati precari non vanno fatte caricature: non sono 400.000, ma meno della metà, e nessuno chiede assunzioni per tutti subito”.
“Abbiamo proposto un piano pluriennale, compatibile con il turn-over per pensionamenti, per assumere gli abilitati con tre anni di servizio, come indicato dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea. Forse ti sarebbero più chiari i problemi e le possibili soluzioni – attacca Fassina – se incontrassi chi rappresenta i 618.000 insegnanti e tecnici che hanno perso un giorno del loro modesto stipendio per chiedere una scuola migliore. È preoccupante che il presidente del consiglio di un governo del Pd non abbia avuto la sensibilità democratica di incontrarli. Sei ancora in tempo per evitare cambiare verso e evitare conseguenze negative sulla nostra scuola”, conclude.