Home Nazionale Shoah: Renzi, dimenticare è la peggior profanazione

Shoah: Renzi, dimenticare è la peggior profanazione

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Roma, 27 gen. (AdnKronos) – Esattamente 70 anni fa l’esercito russo entrò nel campo di sterminio di Auschwitz per liberare i pochi deportati sopravvissuti all’inferno nazista. Yacov Vincenko, un giovanissimo soldato sovietico, dirà tanti anni dopo: ‘Io ho incontrato solo spettri… La verità è che nessuno di noi soldati si era reso conto di aver varcato un confine da cui non si rientra… Pensai a qualche migliaio di morti, non alla fine dell’umanità’. In quel luogo si era varcato il confine dell’umanità per entrare nella dimensione del male assoluto”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in occasione del Giorno della Memoria, “istituito 15 anni fa per ricordare quanto è accaduto al popolo ebraico e a tutti i deportati nei campi nazisti, soprattutto attraverso iniziative rivolte alle scuole, alle nuove generazioni”.
“Proprio nel lager di Auschwitz -ricorda il premier in un comunicato- è riuscito a sopravvivere il mio amico Nedo Fiano. Non era più, come i tanti suoi compagni deportati, una persona con un nome e cognome, ma solo un numero, quello tatuato per sempre sul suo braccio. Questo era lo scopo dei carnefici nazisti: ridurre le persone a numeri, annullare la loro dignità. Prima di ucciderli.
“Auschwitz fa parte, una parte terribile, della nostra storia, che non si può profanare. E dimenticare è la peggiore profanazione. Sono passati 70 anni, e dobbiamo continuare a ricordare perché non debba accadere di nuovo. Perché gli uomini -conclude Renzi- rimangano uomini e non diventino numeri. Perché il nostro passato non diventi il futuro dei nostri figli. Perché la lezione che ricaviamo dalla storia ci sia di guida giorno dopo giorno”.