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Simoncini (Toscana), Garanzia Giovani deve proseguire

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Firenze, 11 dic. (Labitalia) – “Sulla base dei positivi risultati di Garanzia Giovani, Regioni e governo sono d’accordo nel chiedere alla Commissione europea la prosecuzione del programma, facendolo diventare una misura strutturale attraverso la sua riprogrammazione nel prossimi 5 anni”. Così Gianfranco Simoncini, consigliere per il Lavoro del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, parla con Labitalia all’indomani del confronto tra gli assessori regionali e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
La Toscana detiene il coordinamento della materia lavoro all’interno della Conferenza della Regioni e Simoncini spiega che “l’esperienza positiva di Garanzia Giovani si vede dai numeri: 900.000 giovani sono stati messi in contatto con i centri pubblici per l’impiego, di questi oltre 500.000 sono stati presi in carico e ‘profilati’, e a oltre 200.000 è arrivata una proposta lavorativa”.
“Anche per dimostrare quanto l’Italia, al contrario di altri Paesi europei, sia stata attiva nel realizzare il programma Garanzia Giovani, -aggiunge Simoncini- vogliamo rendicontare velocemente le spese”. Si è trattato di un impegno “notevole”, afferma il consigliere di Rossi, sottolineando anche “il grande carico di lavoro sopportato dai centri pubblici per l’impiego che in un anno hanno preso in carico 900.000 persone in più”.
Simoncini è particolarmente soddisfatto di come le cose sono andate in Toscana. “I giovani avvicinati dal programma sono stati 34.559; di questi circa la metà (17.222) sono entrati nel mercato del lavoro, parte con i tirocini e parte con contratti di lavoro”, continua il consigliere ricordando “che Garanzia Giovani non è rivolto a tutti, ma solo ai giovani tra i 15 e i 29 anni, che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in nessun percorso formativo”.
La Toscana, poi, è pronta ad approvare entro la fine dell’anno “la legge che permetterà il distacco del personale dei cpi, ora in carico alle Province, alla Regione, per dare continuità lavorativa e di servizio, in attesa che si compia la riforma delle istituzioni”.
Laddove ci sono “più difficoltà di occupazione come al Sud, il programma comunque è andato avanti con misure magari più spostate sulla formazione, ma la formula -afferma Simoncini- funziona”. Ora si tratta “di fare delle verifiche -spiega Simoncini- e degli aggiustamenti, di implementare l’insermento lavorativo, ma siamo d’accordo a proseguire su questa strada, contando eventualmente, in attesa delle decisioni Ue, su risorse ponte attinte da Por regionali e Pon nazionale”.