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Sindacati presentano piattaforma per rinnovo contratto cemento

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Roma, 10 lug. (Labitalia) – Responsabilità sociale d’impresa, bilateralità, gestione delle crisi occupazionali, legalità e appalti, sicurezza, formazione, azioni positive e congedi, tutele individuali e collettive, welfare integrativo e, ovviamente, salario, con la richiesta di un incremento pari a 90 euro al livello AE1, parametro 100 e al parametro 140, livello medio AS3 euro 126. Questi i punti salienti della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del cemento che Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno inviato – dopo aver ottenuto il via libera dalla consultazione dei lavoratori – alla controparte Federmaco, con cui verso la fine di luglio si aprirà il confronto negoziale.
“Nella piattaforma – dichiarano i segretari nazionali Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile e Marinella Meschieri – chiediamo la definizione di due ‘Avvisi comuni’, Il primo per una ‘legge quadro nazionale’ sulle tematiche relative all’utilizzo delle cave e la costruzione di un sistema bilaterale dei materiali da costruzione. Il secondo lo chiediamo per favorire l’utilizzo dei combustibili alternativi. Entrambi nell’ottica sia della compatibilità ambientale sia della responsabilità sociale”.
Sul fronte della gestione delle crisi occupazionali e della salvaguardia dei livelli occupazionali, i sindacati chiedono di “poter ricorrere anche al contratto di solidarietà e, in caso di appalti, di valutare la possibilità che alcune lavorazioni rientrino, prevedendo comunque il divieto di subappalto e l’introduzione della clausola sociale”.
Altro tema importante è quello del contrasto alle infiltrazioni della criminalità, su cui i sindacati propongono “l’elaborazione di un codice antimafia per l’impresa”. Per quanto riguarda la previdenza complementare, “la nostra richiesta è di introdurre un contributo, a carico dell’impresa, pari allo 0,30% della retribuzione, per tutti i lavoratori dipendenti – proseguono gli esponenti di Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil – mentre sulla sanità integrativa la nostra richiesta di contributo è di 15 euro mensili a carico dell’azienda per tutti i lavoratori dipendenti”.
Significative anche le richieste in materia di estensione dei diritti sia individuali che collettivi, sulle pari opportunità e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sull’ampliamento della casistica dei congedi, sulla definizione di un codice di condotta in caso di molestie e/o mobbing.
Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro decorrerà dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018. Il testo attualmente in vigore, sottoscritto il 20 marzo del 2013, scadrà nel dicembre del 2015 e interessa circa 10mila addetti dei settori cemento, calce e gesso industria.