(AdnKronos) – Ma non solo. Con il Credito d’imposta per gli investimenti introdotto dalla Legge di Stabilità, osservano Confindustria e Srm, il Sud dispone finalmente di uno strumento efficace, trasparente, e gradito alle imprese per far ripartire gli investimenti, a partire dal 2016, anno in cui sarà cumulabile con il superamortamento ed in cui sono ancora in vigore (seppure ridotti) gli sgravi per le assunzioni; nel 2016 saranno, infine, pubblicati i primi bandi per le imprese della nuova programmazione, creando nuove convenienze per spingere soprattutto gli investimenti più complessi, come quelli in ricerca e innovazione.
Il 2016 è, insomma, sostengono Confindustria e Srm, “un anno chiave”. La congiuntura economica internazionale, con denaro a basso costo, basso prezzo del petrolio ed euro competitivo terrà aperta ancora un po’ una finestra di opportunità: è il momento di approfittarne anche al Sud per intaccare finalmente divari strutturali ulteriormente ampliatisi con la lunga crisi.
Anche perché, come ricorda Massimo Deandreis, il direttore generale di Srm, “il Sud non è il deserto industriale che spesso si descrive; c’è un pezzo importante dell’industria manifatturiera che ha saputo reggere la crisi e aumentare il proprio export. C’è un comparto turistico vivace. C’è la filiera, strategica, dell’economia marittimo-portuale e logistica. Sostenere queste imprese significa porre un tassello importante per una duratura ripresa dell’intera economia italiana”.