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Terrorismo: De Corato, Milano nel mirino, no a moschee

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Milano, 22 lug. – (AdnKronos) – “Duomo, Stazione Centrale, Expo: i due islamici arrestati a Brescia avevano Milano nel mirino. E gli arresti degli ultimi mesi dimostrano che non sono due “folli” isolati, ma membri dell’Isis che ormai abbiamo in casa. Di che altra dimostrazione abbiamo bisogno?
Lo dichiara Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale in Regione, commentando la notizia dell’arresto di due presunti terroristi. “Majorino faccia una cosa di destra -aggiunge De Corato- chiuda il bando-farsa che viola ben due leggi regionali. Dopotutto in vista delle elezioni ha già virato su idee di destra come i militari in strada (tolti dalla sua giunta), tanto vale che faccia marcia indietro anche sulle moschee”.
“Ricordiamo i dieci jiahdisti presi meno di un mese fa, ricordiamo la ragazza italiana e la sua famiglia convertiti alla guerra santa… Dove si sono convertite queste persone? Dove pregavano? E, nel caso dei due uomini arrestati oggi, dove si sono incontrati visto che neanche erano dello stesso Paese? Le moschee possono diventare luoghi di ritrovo per i terroristi e per questo la Regione ha varato la legge sui luoghi di culto, per garantire il più possibile la sicurezza. L’operazione di oggi è l’ennesima dimostrazione che aprire adesso nuove moschee è una follia. Regione Lombardia ha emanato una legge valida, il problema è che il centrosinistra che governa Milano invece -conclude De Corato- non vede l’ora di aprire le due moschee che tanto desidera. Il fatto che il bando sia impantanato è grazie alle normative regionali e ci auguriamo che rimarrà così fino alla fine del mandato di Pisapia”.