Roma, 31 mar. (AdnKronos) – “Più che un decreto antiterrorismo è uno Zibaldone rabberciato e tardivo, che arriva a tre mesi dai fatti di Charlie Hebdo e che è poco più che acqua fresca gettata in faccia all’Isis. Preoccupano l’approssimazione e la leggerezza con cui si è affrontato un rischio vicinissimo”. Così il deputato leghista Gianluca Pini, relatore di minoranza per la commissione Difesa, ha annunciato il voto contrario della Lega Nord al provvedimento.
“Uno strumento insufficiente, inefficace e confuso. La Lega -aggiunge Pini- ha provveduto a correggere il tiro in extremis, visto che il governo aveva addirittura previsto pene sotto soglia per l’utilizzo delle intercettazioni contro i terroristi, e ha, contestualmente, fermato il blitz di Alfano, che voleva usare il traffico internet per instaurare un regime da Grande Fratello giudiziario”.
Ma da governo e maggioranza sono arrivati una raffica di ‘no’ a nostre proposte sacrosante come l’aumento degli effettivi delle forze dell’ordine, i corsi formativi antiterrorismo, il pattugliamento a tre con personale qualificato, le dotazioni speciali, lo stop alle moschee, il blocco navale, la realizzazione di campi profughi in Tunisia, per bloccare all’origine le partenze, lo stop ai riscatti pagati con soldi pubblici, le autorizzazioni preventive della Farnesina per i cooperanti in missione”. Con l’antiterrorismo di Alfano e Renzi -conclude Pini- il Paese è ‘nudo’ di fronte al pericolo”.