Roma, 13 mar. (AdnKronos) – Titoli azionari in discesa per le compagnie aeree mondiali a febbraio. Secondo le rilevazioni dell’Airlines Financial Monitor della Iata, nello scorso mese le azioni delle aviolinee hanno registrato un calo del 3% rispetto al mese di gennaio dovuto al rimbalzo subito del prezzo del petrolio, che è tornato a risalire ai 60 dollari a barile. Nel corso del 2014, le azioni dei vettori aerei hanno avuto un incremento del 40%, in parte grazie alla caduta dei prezzi dell’energia negli ultimi mesi dell’anno. La leggera risalita dei prezzi, secondo il report dell’organizzazione internazionale del trasporto aereo, ha ridotto l’ottimismo degli investitori sulle prospettive delle performance finanziarie delle compagnie.
Nell’ultimo trimestre del 2014, le aviolionee hanno mostrato un miglioramento dei risultati finanziarie. Un campione costituito da 45 compagnie (di cui 15 nordamericane, 15 dell’Asia Pacifico, 8 europee e 4 latino americane) mostra che l’industria ha registrato significativi progressi nell’anno passato a livello operativo. A trainare questo miglioramento le compagnie nordamericane, dove i processi di consolidamento e gli interventi di taglio di costi hanno prodotto un notevole incremento della profittabilità.
I risultati netti, pari complessivamente a 424 milioni di dollari, sono, però, inferiori all’anno precedente a causa delle perdite per il fuel hedging registrate da Delta. Le compagnie della regione dell’Asia Pacifico cominciano a mostrare segni di miglioramento, grazie alla combinazione di una più forte domanda e recupero di efficienza da parte di alcuni vettori. In recupero le compagnie europee sia in termini di risultati operativi, 206 milioni di dollari, e risultati netti 667 milioni. Negli Usa, inoltre, torna a crescere il rendimento del traffico passeggeri mentre le tariffe registrano un’ulteriore flessione. A gennaio, i volumi di trasporto aereo si sono ridotti ma nell’ambito di una normale volatilità congiunturale e la domanda continua a mostrare rischi al ribasso.