Home Nazionale Tumori: chirurgo plastico, no allarme su protesi ma continuare a studiare linfoma

Tumori: chirurgo plastico, no allarme su protesi ma continuare a studiare linfoma

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Roma, 18 mar. (AdnKronos Salute) – “Nonostante non sia opportuno alcun allarmismo, è necessario continuare a studiare questa patologia emergente per individuarne la reale frequenza, cause, aspetti clinici, decorso, prognosi e trattamento. Per questo motivo il ministero della Salute italiano ha promosso una mozione di raccolta dati”. Così Fabio Santanelli, direttore dell’Uod di Chirurgia plastica dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma, “in seguito alla nota dell’Agence Nationale de Sécurité du Médicament e all’attenzione mediatica sul Bia-Alcl (Breast Implant Associated – Anaplastic Large Cell Lymphoma)”.
Al Sant’Andrea è stato attivato, fin dalla prima segnalazione della Fda nel 2011 “un progetto di ricerca finalizzato all’individuazione dell’incidenza del Bia-Alcl, allo studio degli aspetti clinici, patologici e molecolari, alla formulazione di linee guida nell’approccio diagnostico-terapeutico e all’istituzione di un centro di riferimento italiano presso l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea”.
Il gruppo di lavoro multidisciplinare diretto da Santanelli e costituito da Maria Rosaria Giovagnoli (citopatologa), Maria Christina Cox (oncoematologa) e Arianna Di Napoli (anatomopatologa) “ha consentito lo studio di 4 casi di Bia-Alcl in pazienti portatrici di protesi mammarie, tre per ricostruzione mammaria post oncologica e uno per mastoplastica additiva estetica”, nota il chirurgo.
In ogni caso, “in base ai dati scientifici attuali – aggiunge l’esperto – si evince l’assenza di nesso causale tra l’insorgenza del linfoma anaplastico a grandi cellule e protesi mammarie; tra l’insorgenza della malattia e uno specifico tipo di protesi mammaria; tra l’insorgenza del linforma e la ricostruzione mammaria per pregresso tumore o la mastoplastica additiva estetica”.
Pertanto “i ministeri della Salute dei Paesi della Comunità europea e l’European Association of Plastic Surgeons (Euraps) continuano a considerare le protesi mammarie sicure senza alcun rischio per la salute”. L’argomento sarà comunque approfondito “in occasione del 4th International Breast Surgery Workshop che avrà luogo il 17-18 Aprile 2015 al ministero della Salute, nella sede di via Giorgio Ribotta”, conclude Santanelli.