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Tumori: Confartigianato Veneto, campagna denigratoria sospetta

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Venezia, 27 ott. (AdnKronos) – “La campagna denigratoria sulla carne rossa e sulle carni lavorate lanciata dall’OMS “puzza di bruciato”.- E’ troppo generalizzata ed ha una eco spropositata proprio qui in Italia dove rischia di penalizzare un filiera straordinaria che non ha eguali in Europa con un gravissimo danno economico, in Veneto in particolare, anche nell’artigianato”. Ad affermarlo Ferdinando Sartorato, Presidente della lavorazione carni di Confartigianato Imprese Veneto preoccupato per “il falso allarme che mette a rischio un settore di nicchia che contribuisce in modo importante al patrimonio gastronomico-culturale italiano”.
“La trasformazione e lavorazione carni – spiega Sartorato – consta in regione di 202 laboratori artigiani che danno da lavorare ad oltre 2mila addetti. Una rete di sapere che garantisce non solo la realizzazione dei prodotti a base di carne “doc”, ben 7 in Veneto su 40 specialità di salumi che hanno ottenuto la denominazione d’origine o l’indicazione geografica, ma anche la produzione delle 104 leccornie inserite nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali – sui 782 totali in Italia – legati alla carne. Un primato assoluto per il Veneto, si pensi che la Toscana è seconda con 81, che rischia realmente di venire penalizzato”.