Home Nazionale Turchia: Ue, progressi notevoli su diritti umani ma ancora gravi carenze (2)

Turchia: Ue, progressi notevoli su diritti umani ma ancora gravi carenze (2)

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(AdnKronos) – La Turchia, si sottolinea nel rapporto della Commissione Ue, “ha continuato a esprimere il proprio impegno per l’adesione alla Ue”, su cui però ha pesato l’adozione di leggi importanti in materia di Stato di diritto, libertà di espressione e di riunione che “vanno contro” gli standard europei. Inoltre il presidente Recep Tayyip Erdogan è stato accusato di oltrepassare le proprie prerogative costituzionali in molte questioni fondamentali di politica interna ed estera. Nel rapporto dell’esecutivo di Bruxelles si sottolinea comunque che la Turchia e la Ue hanno continuato a cooperare in aree di comune interesse, dalla sicurezza all’anti-terrorismo, dai visti alle migrazioni. In particolare Ankara “continua a fornire un aiuto umanitario senza precedenti ai rifugiati di Siria e Iraq”.
E se l’economia turca è “avanzata e può considerarsi un’economia di mercato funzionante”, la Commissione Ue nota altre mancanze. In particolare l’indipendenza del sistema giudiziario del Paese è stata “minata” dal 2014 e giudici e magistrati “sono sotto una forte pressione politica”. Anche la lotta alla corruzione rimane “inadeguata”, con “l’indebita influenza dell’esecutivo nelle indagini e nei processi di casi di corruzione di alto profilo continuano a preoccupare”.
In “rallentamento” anche il ritmo delle riforme, anche a causa “delle elezioni prolungate e della continua divisione politica”. Sul fronte del sistema elettorale la Commissione Ue indica che la soglia di sbarramento del 10% perché un partito possa essere rappresentato in Parlamento “deve essere affrontata con urgenza”. E, in ogni caso, c’è un “bisogno urgente” di adottare una legge complessiva sulla lotta alla discriminazione, in linea con gli standard europei. La Turchia ha anche bisogno di “garantire efficacemente” i diritti di donne, bambini e persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali e “garantire sufficiente attenzione” all’inclusione sociale dei gruppi vulnerabili, come i rom.

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