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Turismo: Ascom Padova, è il momento di ridurre tassa di soggiorno

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Padova, 31 lug. (AdnKronos) – “Quattro. Diconsi quattro milioni di euro che arrivano nelle casse del Comune di Padova da una sola categoria economica: quella degli albergatori ed affini, che vogliono sapere che fine fanno i loro soldi” .Curiosità legittima dal momento che, secondo una stima della stessa Ascom di Padova, “tra Imu e Tasi che valgono la bellezza di oltre 2.300.000 euro ed i circa 1.700.000 € di imposta di soggiorno, ce ne sarebbe di “polpa” per dare una mano al turismo”
“Dalla sua istituzione – dice la presidente degli albergatori dell’Ascom, Monica Soranzo – siamo sempre stati acerrimi nemici dell’odioso balzello (tanto da presentare ricorso al Tar già nel 2011), balzello che formalmente ricade in capo al turista ma che, nei fatti, è a carico dell’albergatore, che deve assumersi tutti gli oneri di raccolta e gestione, senza sapere, poi, come tali risorse, che dovrebbero essere destinate a finanziare il turismo, vengano effettivamente impiegate”.
“Eppure la norma sembrerebbe chiara: I Comuni possono istituire un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive … Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”, spiega.