Home Nazionale Turismo: l’indagine, è driver crescita ma crisi ha cambiato abitudini viaggio

Turismo: l’indagine, è driver crescita ma crisi ha cambiato abitudini viaggio

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Rimini, 9 ott. (Labitalia) – La crescita economica italiana sta finalmente ritornando. Il tasso di disoccupazione è sceso sotto il 12% e il turismo si sta confermando come un importante driver della crescita. Le analisi tuttavia mostrano come questa lunga crisi abbia cambiato le abitudini dei viaggiatori, sia degli italiani che si recano all’estero, sia degli stranieri che visitano il bel Paese. E’ quanto è emerso al convegno organizzato da Confturismo Confcommercio, dal titolo ‘Il turismo come driver della crescita’, che si svolge al TTG di Rimini.
Il turismo, dunque, è cambiato. Si registrano vacanze sempre più corte degli italiani diretti fuori Europa e al contempo prenotazioni sempre più anticipate per gli stranieri di origine intercontinentale. Il 2015 si conferma un anno molto positivo per il turismo incoming: i grandi eventi, quali Expo e il Giubileo trainano questa crescita: la qualità dell’accoglienza italiana si conferma come elemento essenziale del richiamo turistico dell’Italia.
Il turismo incoming di origine intercontinentale vede una progressiva accentuazione dell’anticipo dell’acquisto. La differenza tra data di prenotazione e data di partenza del volo è cresciuta a 48 giorni nei primi 8 mesi del 2015, rispetto ai 46,4 giorni dei primi 8 mesi del 2012, i 47 giorni del 2013 e i 47,5 giorni del 2014. Il picco delle prenotazioni avviene entro 10 giorni dalla partenza, effetto dell’incidenza del business travel. La clientela leisure, invece, mostra come siano importanti gli acquisti in forte anticipo (oltre 100 giorni). Considerando il periodo estivo (giugno-agosto 2015), si denota come il picco delle prenotazioni avvenga con forte anticipo, particolarmente nei mesi di gennaio, febbraio e marzo: addirittura le prenotazioni per questa estate dei turisti incoming lungo raggio hanno avuto un ottimo andamento anche nel mese di dicembre scorso. La programmazione del viaggio avviene dunque nei mesi invernali.
Questo dato è estremamente interessante, come è stato sottolineato, per i player del settore, dalle istituzioni ed enti pubblici a tutte le imprese private, che devono programmare la loro attività con forte anticipo. L’impegno economico di advertising rivolto turisti stranieri di provenienza intercontinentale per il periodo estivo dovrebbe dunque iniziare almeno a dicembre dell’anno precedente.
In particolare, è stato effettuato lo studio delle prenotazioni per le città di Milano e Roma, interessate nel 2015 da due grandi eventi: Expo 2015 e il Giubileo straordinario della Misericordia. A Milano, si evidenzia come il flusso di turisti intercontinentali sia mediamente in crescita. Il mese di agosto 2015 è quello che si è meglio comportato rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con una crescita del 15%. Le prenotazioni incoming su Milano vedono una forte crescita dei turisti americani, che grazie alla rivalutazione del dollaro sull’euro, vedono il loro potere d’acquisto aumentato rispetto al 2014.
A Roma, invece, i primi effetti del Giubileo sembrano evidenziarsi nel numero delle prenotazioni del mese di agosto del 2015 rispetto a quelle del 2014. Si denota una forte crescita dei turisti incoming provenienti dagli Stati Uniti, +24%, a fronte di un aumento generale del 6%. Il mese di luglio non è stato particolarmente brillante, così come quello di maggio, che tuttavia potrebbe risentire dei problemi dell’aeroporto di Roma Fiumicino.
Un altro punto interessante dell’analisi è evidenziare quale sia il periodo che intercorre tra la prenotazione del volo e l’acquisto di servizi aggiuntivi quali l’hotel o il car renting. In tale intervallo, infatti, il turista, che ha scelto l’Italia come meta ma non ancora tutti i servizi, è più che mai ‘aggredibile’ da proposte e offerte provenienti dagli operatori. Per i turisti di provenienza intercontinentale, si evidenzia nel 2015 come la prenotazione del volo sia effettuata con 48 giorni d’anticipo rispetto al volo e che in media dopo quindici giorni dalla prenotazione del volo si prenota la sistemazione ricettiva.
Per le provenienze di lungo raggio l’Italia si conferma essere un Paese di arte e di cultura, anche se il fascino delle nostre coste (marine e lacuali) è motivo principale del viaggio per ben il 26% dei turisti di provenienza extra Ue. L’attitudine ospitale e cordiale, tipica della nostra tradizione, è il migliore biglietto da visita dell’Italia nella competizione mondiale, si è detto, anche se si tratta di una variabile di grande criticità, dal momento che è difficile monitorarla e intervenire efficacemente su di essa.
Tuttavia, l’enogastronomia e la capacità di fare intrattenimento sono i punti di forza che immediatamente seguono nella classifica, punti sui quali peraltro il giudizio dei turisti di ogni provenienza, compresi gli italiani stessi, sembra premiare l’offerta nazionale, particolarmente nelle località culto del buon cibo e del buon bere, ma anche in quelle montane e a forte vocazione sportiva.
Per quanto riguarda, invece, il turismo outgoing italiano, si evidenzia nell’ultimo anno una diminuzione del periodo che intercorre tra la prenotazione del volo e la data di partenza. Gli acquisti di viaggi con destinazione extra Ue avvengono infatti principalmente negli ultimi 10 giorni prima della partenza. Tale dato non è tuttavia comparabile con quello dell’incoming, si precisa, poiché il campione non è coincidente.
Un altro cambiamento nel comportamento di viaggio dei turisti italiani può essere rilevato dall’indice di fiducia del viaggiatore italiano realizzato da Confturismo in collaborazione con Istituto Piepoli. Si denota che, negli ultimi mesi, il viaggio effettuato dagli italiani è sempre più corto. In particolare, in tutti i mesi del 2015, eccetto luglio, si è registrata una diminuzione della durata media del viaggio. Per quanto riguarda i turisti outgoing italiani, si denota nel 2015 una diminuzione delle prenotazioni, anche se il trend si inverte per i prossimi mesi (ottobre, novembre e dicembre). La crescita economica e dell’occupazione sembra dunque avere effetti positivi sulle prenotazioni degli italiani all’estero verso le destinazioni intercontinentali. I valori maggiori si raggiungono ad aprile, ma in generale tutto il periodo compreso tra marzo e luglio ha una forte intensità di prenotazioni per viaggi intercontinentali.
Analizzando l’andamento del turismo outgoing italiano verso diverse destinazioni, si fa l’esempio della Turchia, scelta perché destinazione turistica nota agli italiani che però ha registrato di recente un deterioramento della sicurezza percepita. I dati evidenziano come i mesi estivi del 2015 abbiano avuto un flusso di volato ben inferiore a quello del 2014. Al tempo stesso, anche le prenotazioni estive hanno visto un forte calo, particolarmente nel mese di luglio 2015 , periodo critico per il Paese.