Home Nazionale Ue: Anci-Aia, carne coniglio senza etichettatura, rischio per consumatori/Adnkronos (2)

Ue: Anci-Aia, carne coniglio senza etichettatura, rischio per consumatori/Adnkronos (2)

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(AdnKronos) – I maggiori produttori mondiali di carne di coniglio sono la Cina (33%), l’Italia (22%), la Spagna (12%) e la Francia (9%). In termini di rilevanza economica, la coniglicoltura è nel nostro Paese il quarto comparto zootecnico dopo bovini, suini e avicoli. La Plv (produzione lorda vendibile) esprime un valore di circa 340 milioni di euro (dato ottenuto sul prodotto macellato). Questo significa che il contributo del settore cunicolo sull’intera Plv delle carni in Italia si attesta attorno al 4% Il fatturato dell’intera filiera cunicola è stato stimato in poco più di 800 milioni di euro.
Sotto il profilo occupazionale, si possono stimare in circa 90mila gli addetti attivi nel settore cunicolo, oltre a circa 30mila stimabili in aziende a tipologia mista. In totale, il peso delle aziende cunicole su quello generale delle aziende di allevamento nazionali è di circa il 9,8%. Suddiviso in aree geografiche è del 5,30% al Nord, del 15,10% al Centro, dell’11% al Sud.
Su un totale nazionale di circa 310mila aziende con allevamenti, 30mila 207 sono quelle con allevamenti cunicoli. Su circa 30mila aziende con capi cunicoli allevati, 6mila sono in aziende operanti al Nord, 9mila al Centro e 15mila al Sud, secondo i dati Istat. Sul territorio nazionale, circa 8mila sono gli allevamenti intensivi (da 100 a 400 fattrici), di cui circa 1.700 professionali o grandi allevamenti (più di 400 fattrici) che allevano circa 1,2 milioni di fattrici.