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Ue: Europarlamento, tracciare import minerali da aree in conflitto

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Bruxelles, 20 mag. – (AdnKronos) – Gli importatori europei di stagno, tantalio, tungsteno e oro per la produzione di beni di consumo dovrebbero essere obbligate a ricevere la certificazione Ue per garantire che non alimentino conflitti e violazioni dei diritti umani nelle zone di guerra. E’ quanto prevede il testo approvato dal Parlamento europeo con 402 voti favorevoli, 118 contrari e 171 astensioni. Gli eurodeputati hanno anche approvato un emendamento alla proposta della Commissione europea che introduce la tracciabilità obbligatoria per le 800 mila imprese dell’Unione europea che utilizzano stagno, tungsteno, tantalio e oro nella fabbricazione di prodotti di consumo. Queste imprese dovranno informare su tutte le misure prese per identificare e risolvere i rischi connessi alla loro catena di approvvigionamento.
Inoltre, poiché le fonderie di metallo e le raffinerie d’oro rappresentano l’ultimo stadio in cui l’origine dei minerali può essere effettivamente tracciata, gli eurodeputati propongono che queste siano sottoposte a un audit obbligatorio, svolto da soggetti terzi e indipendenti, per controllare se applicano le regole del “dovere di diligenza”.
Il progetto di legge copre tutte le “aree affette da conflitto e ad alto rischio” come quelle in uno stato di conflitto armato, con violenza diffusa, il collasso delle infrastrutture civili, le aree fragili post-conflitto e le aree con governi e sicurezza deboli o inesistenti, caratterizzate da “violazioni diffuse e sistematiche dei diritti umani”, fra cui la Repubblica Democratica del Congo e la regione dei Grandi Laghi. Dopo il voto di oggi del Parlamento europeo, toccherà agli Stati membri esprimere la propria posizione, per poi avviare i negoziati fra Commissione e Consiglio.