Home Attualità Uil, con tfr in busta paga tasse più pesanti e Isee più alto

Uil, con tfr in busta paga tasse più pesanti e Isee più alto

0

Roma, 16 feb. (Labitalia) – L’operazione del Tfr in busta paga, come politica di rilancio dei consumi, potrebbe fare flop: “è azzardata e saranno pochissimi i lavoratori che opteranno per questo”. Dai 23 mila euro di stipendio lordo in su, infatti, non solo comporterà un appesantimento della tassazione ordinaria ma anche un aumento dell’Isee con un conseguente aggravio dei costi dei servizi. E’ uno studio della Uil a fare il punto sulla dibattutissima scelta del governo per dare fiato ai salari che languono.
Se un lavoratore che guadagna circa 23 mila euro lordi all’anno, che è l’imponibile medio tra i lavoratori dipendenti, volesse ‘scaricare’ nella sua busta paga i 1209 euro di Tfr maturando, otterrebbe un beneficio mensile di 97 euro medi mensili ma si vedrebbe aumentare l’aliquota marginale Irpef dal 23,9 al 27% che, sommata ai minori sgravi fiscali dovuti ad un rialzo dell’Isee, penalizzeranno il lavoratore per 330 euro all’anno.
Lo stesso anche con un reddito di 18mila euro lordi: la rata mensile si aggirerà sui 76 euro per un totale di 957 euro di Tfr maturando su cui pagherà non più il 23% ma il 27% così come un reddito più alto di 35mila euro che volesse ‘smobilizzare’ un Tfr di 1.806 euro ci pagherà il 38% anzichè il 25,3% per un aggravio di 307 euro.
“Non vorremmo passare per i soliti “gufi”, come ama spesso ripetere il Presidente del Consiglio a chi lo contraddice, però questa idea del Tfr in busta paga come politica per il rilancio dei consumi ci pare sia azzardata e rischia di creare anche un “piccolo” buco nel Bilancio dello Stato, in quanto a nostro avviso saranno pochissimi i lavoratori e lavoratrici che opteranno, a queste condizioni, per avere subito il Tfr in busta paga”, commenta il coordinatore dello studio, Guglielmo Loy, segretario confederale Uil.
Senza contare l’aumento del reddito Isee con quello che la Uil definisce “un effetto domino” sul sistema agevolato delle tasse e tariffe locali, dagli asili nido alle mense scolastiche, alle tasse universitarie: un reddito Isee di 12.500 euro a Milano ha diritto ad una tariffa degli asili nido di 103 euro mensili. Ma basta raggiungere un Isee di 12.501 euro e la tariffa sale a 232 euro mensili, più 129 euro al mese così come succede a Roma dove sempre per una mensa scolastica, il costo con un reddito Isee di 12.500 euro è di 50 euro mensili che potrebbe salire a 54 se si supera anche di 1 euro il limite. Analogamente per l’iscrizione all’università “La Sapienza”. La quota annuale con un reddito Isee di 12 mila euro è di 549 euro l’anno, ma con un Isee di 1 euro più alto la ‘retta’ schizza a 600 euro l’anno.
A Bari, proseguono gli esempi del sindacato, con un reddito Isee di 10 mila euro non si paga la Tasi, ma al di sopra anche di poco si paga con l’aliquota al 3,3 per mille. A Torino una famiglia che ha un reddito Isee di 12.999 euro, con il Tfr in busta paga supera il reddito di 13 mila euro e invece di pagare 156 euro medi l’anno per la Tassa sui rifiuti ne pagherà 202 euro, con un aggravio di 46 euro.