Roma, 4 set. (AdnKronos) – I voti per approvare la legge ci sono e malgrado l’ostruzionismo di Lega, Ap e Fi il ddl sulle unioni civili andrà avanti. Monica Cirinnà, senatrice del Pd e relatrice del provvedimento, auspica, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, che il testo possa arrivare in aula a palazzo Madama entro il 15 ottobre, “ma avendo ormai capito che la volontà ostruzionistica permane, si potrebbe anche andare in aula senza relatore”.
“Estremisti, disfattisti e massimalisti – aggiunge riferendosi ancora all’ostilità dei centristi sul testo – ci sono da tutte le parti. Ma io mi sento tranquilla perché il mio testo base, senza modifiche, ha già passato un voto in commissione il 26 marzo. E non era mai successo”. “Noi stiamo dando ampi segnali di disponibilità al dialogo, ma se vogliono superare i limiti della ragionevolezza non li possiamo seguire”, avverte l’esponete del Pd.
“Io ho un mandato del mio partito a costruire l’unione civile dando alle persone dello stesso sesso i doveri e i diritti reciproci degli sposati. Diritti sociali fiscali e previdenziali, reversibilità e, punto fondante delle primarie di Renzi, la stepchild adoption. Se i cattolici vogliono levare alcune piccole cose simboliche, come il riferimento alla filiazione, le leverò”. Ma senza compromessi al ribasso. “Se annacquassi la legge – conclude Cirinnà – tradirei il mio impegno e non lo farò. I numeri per andare avanti ci sono”.