Roma, 9 ott. (AdnKronos) – “Il tema divisivo rimane quello della genitorialità omosessuale nel nome del primario diritto dei minori a crescere con una mamma ed un papà. Da esso deriva la contrarietà al simil-matrimonio disegnato dal ddl Cirinnà perché il primo giudice adito ne dedurrebbe il diritto all’adozione”. Così Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato.
“L’adozione del figlio biologico -aggiunge- ha poi il certo effetto di legittimare l’utero in affitto. Per contrastarlo serve una disciplina che lo identifica come reato universale e ne sanziona l’utilizzatore. L’ipotesi dell’affido al ‘coniuge’ del genitore biologico utilizza un istituto disegnato per supplire a genitori che hanno un impedimento transitorio”.
“Lo si trasformerebbe -conclude Sacconi- in un istituto privo di quel presupposto e prolungato fino alla trasformazione in adozione. Non si vede come sarebbe funzionale ad evitare la genitorialità omosessuale e l’utero in affitto per cui la nostra risposta all’ipotesi è no. Le ipocrisie non ci interessano”.