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Usa, indagine Tsa: aeroporti americani a rischio sicurezza

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Washington, 1 giu. (AdnKronos) – Controlli approssimativi, addetti alla sicurezza ‘distratti’, checkpoint attraverso i quali è possibile far passare quasi tutto il necessario per dirottare o fare esplodere un aereo in volo. Sono queste le sconcertanti conclusioni di un’indagine interna condotta dalla Transportation Security Administration (Tsa) degli Stati Uniti, che ha svelato falle nella sicurezza di decine dei principali aeroporti del Paese. Nel 95 per cento dei casi, agenti in incognito sono riusciti a far passare attraverso i controlli finti esplosivi o armi e oggetti banditi a bordo degli aerei di linea.
I test sono stati condotti dagli uomini dei ‘Red Team’ del Dipartimento della Sicurezza Interna (Dhs) che, fingendosi comuni passeggeri, tentano di scoprire le carenze dei sistemi e dei protocolli di sicurezza. Come riporta in esclusiva Abc News, secondo alcuni funzionari a conoscenza dei risultati dell’indagine, gli addetti della Tsa sono stati ingannati dai finti passeggeri in 67 casi su 70.
Durante uno dei test, un agente del Dhs in incognito fu fermato dopo aver fatto scattare l’allarme del metal detector. Ma gli addetti ai controlli, pur perquisendolo, non sono riusciti a scoprire un pacchetto di finto esplosivo che l’agente nascondeva attaccato alla schiena con del nastro adesivo.
Non è la prima volta che la Tsa, l’agenzia governativa nata in seno al Dipartimento dei Trasporti dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 e incaricata del controllo degli aeroporti, cade vittima dei test a sorpresa effettuati dagli agenti del Dhs. Nel 2013 un agente che nascondeva una finta bomba riuscì a superare un metal detector e una perquisizione all’aeroporto di Newark, nel New Jersey, senza essere mai scoperto.
In un’audizione al Congresso, l’allora direttore della Tsa, John Pistole, definì gli agenti dei ‘Red Team’ del Dipartimento per la Sicurezza Interna dei “super terroristi” che conoscono con precisione quali sono le debolezze del sistema che vanno sfruttate. “Sanno esattamente quali sono i nostri protocolli, sanno costruire, mascherare e nascondere oggetti meglio dei terroristi più abili”.
Analoghe falle nella sicurezza furono rilevate anche in un’indagine precedente, che aveva per oggetto la verifica dei controlli eseguiti sul bagaglio da stiva dei passeggeri. Furono scoperte “vulnerabilità” sia nelle attrezzature tecnologiche che nella preparazione del personale addetto. L’indagine stabilì anche che, nonostante una spesa di 540 milioni di dollari in attrezzature per il controllo dei bagagli e di 11 milioni di dollari per la formazione del personale effettuata a partire dal 2009, la Tsa non era riuscita a fare i progressi auspicati.