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Varese: gdf Malpensa sgomina banda dedita a traffico di droga, 11 arresti

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Milano, 26 mag. (AdnKronos) – E’ di 11 arresti, 2 denunce e 29 indagati, oltre al sequestro di oltre 25 chili di marijuana, 2,5 chili di hashish e 50 grammi di cocaina, armi e gioielli, il bilancio di un’operazione condotta dalla guardia di finanza di Malpensa che ha sgominato un traffico di droga attivo tra le province di Milano, Varese e Verbania.
L’operazione, denominata ‘Spanish Route’, ha impegnato oltre 100 militari e alcuni reparti del comando provinciale di Varese, oltre a 12 unità cinofile di cui 3 cash dog.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Busto Arsizio Raffaella Zappatini e scattate in seguito al fermo di un 20enne avvenuto in provincia di Varese nel giugno 2013, hanno permesso di accertare la presenza di una vera e propria banda composta da italiani e albanesi che riforniva numerosi spacciatori sul territorio compreso tra i comuni di Busto Arsizio e Magnago. L’organizzazione, guidata da un 24enne di bustocco e da un 26enne di origine albanese, curava l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna o presso alcuni campi rom alle porte di Milano. L’obiettivo era assumere il controllo totale dello spaccio di marijuana e hashish su Milano e sulla zona del Lago Maggiore.
L’attività ‘all’ingrosso’ permetteva di movimentare somme di denaro contante che superavano i 500mila euro, occultate anche con la complicità di parenti e familiari, che potevano contare su un altissimo tenore di vita, con auto di lusso, ville con piscina, gioielli e capi firmati.
Tra il materiale sequestrato, oltre alla droga e al materiale per il confezionamento delle dosi, anche una pistola, tre autovetture e un telefono cellulare. Il valore dei beni illecitamente accumulati ammonta a diverse migliaia di euro e conta, oltre a una piscina interrata nella casa dei genitori di uno dei due boss, auto e scooter di grossa cilindrata, tre orologi di lusso, gioielli e somme di denaro sui conti correnti.
Con i vertici dell’organizzazione sono finiti in carcere anche otto pusher, mentre due componenti di rilievo minore sono stati denunciati a piede libero. In totale sono state eseguite 24 perquisizioni a carico di soggetti coinvolti a vario titolo nelle attività criminali del gruppo.