Venezia, 20 mag. (AdnKronos) – “La crisi non è ancora passata completamente e richiede un ripensamento strutturale del Veneto del passato. La futura classe politica del Veneto dovrà farsi carico di questa trasformazione. I prossimi cinque anni saranno importanti, e chi sarà eletto dovrà quindi confrontarsi con soluzioni diverse da quella adottate fino ad ora”. Così il prof. Stefano Micelli, direttore della Fondazione Nord Est all’Adnkronos spiega qual è la sfida che si troverà di fronte la prossima amministrazione regionale.
“Il Veneto ha dei punti di forza importanti, dovrà fare leva su quelli che lo distinguono da altre realtà – spiega il prof. Micelli – tra questi, una manifattura di grande qualità. Questa manifattura di qualità deve diventare innovativa e tecnologica. Altri punti di forza sono il settore agroalimentare, che cresce in Veneto più della media nazionale, ed il settore turistico, che va ripensato”. “La classe politica del futuro dovrà cambiare i comportamenti del passato: occorre discontinuità – sottolinea il responsabile della Fondazione Nord Est – servono infatti strumenti nuovi, rispetto alle classiche agevolazioni fiscali e ai soliti incentivi. Il tema fondamentale per il futuro sarà l’internazionalizzazione, la diffusione della banda larga e delle nuove tecnologie internet. E ancora: bisogna puntare sull’innovazione tecnologica e sulla digital manufacture”.
Ma, soprattutto secondo il prof. Micelli: “bisogna puntare sul capitale umano, e ciò non significa solo università, ma scuole superiori, e istituti tecnici d’eccellenza, per dare qualità ad una manifattura che continua ad essere guardata con molta attenzione a livello internazionale”.