Venezia, 30 apr. (AdnKronos) – “E’ il valore della libertà, quello che ho imparato fuggendo dal mio paese e che sto cercando di comunicare ovunque. Ciò che mi colpisce nei tanti dialoghi con giovani e studenti durante questo mio viaggio in Italia, è proprio che tutti nelle scuole e nelle assemblee mi parlano della libertà, tutti la cercando e ne sono interessati. Questo è il motivo per cui voi siete fortunati e forse non immaginate quanto sia grande questo dono che la vostra società ha ricevuto in dote dal passato”: questo è ciò che ha dichiarato oggi a Venezia il dissidente nord-coreano Shin Dong-Huyk durante un incontro ufficiale avvenuto presso la sede del Consiglio Regionale del Veneto.
Il trentaduenne nord-coreano, attualmente ambasciatore Onu per i Diritti civili ha voluto sottolineare la stretta connessione che c’è tra libertà, bellezza, cultura e storia: “Arrivando a Venezia si è colpiti dalla bellezza di ogni cosa, ma il pensiero va subito alla storia di questa città: la vostra civiltà ha vissuto secoli di commercio, cultura, arte e libero pensiero, e il suo passato è necessario per capire il suo presente e il futuro. Allo stesso modo credo che la mia esperienza nei campi di concentramento vada raccontata alle nuove generazioni: per capirne l’orrore e comunicarlo ai futuri cittadini”.