Home Nazionale Viaggio nei luoghi del killer di Sydney, bloccato ‘tour del terrore’

Viaggio nei luoghi del killer di Sydney, bloccato ‘tour del terrore’

0

Sydney, 15 lug. (AdnKronos) – “Vieni con noi nella foresta di Belanglo dove Ivan Milat ha seppellito i corpi delle sue vittime. Una volta entrato potresti non venirne mai fuori”. Suonava più o meno così la pubblicità di un “tour del terrore estremo” nelle terre dei Backpacker Murders (gli omicidi dello zaino), che ha suscitato forte ondata di proteste in Australia e costretto la Goulburn Ghost Tours alla sua sospensione.
Per 150 dollari a testa, riferiscono i medi a australiani, nella ‘gita’ attraverso i luoghi a sud di Sydney dove negli anni ’90 vennero ritrovati i corpi di 7 giovani saccopelisti in vacanza, era incluso l’utilizzo di attrezzature paranormali e il consumo di una tazza di tè e biscotti. Il primo tour si è svolto 11 luglio e il prossimo era in programma per il 25. Ma il governo del Nuovo Galles del Sud è intervenuto e bloccato l’attività.
“Queste escursioni sono irrispettose e di pessimo gusto. E anche se per questa attività non c’è bisogno di un permesso, farò in modo che questi tour non vadano avanti”, ha detto il ministro delle industrie, Niall Blair. Mentre il premier del Nuovo Galles del Sud Mike Baird si è detto sorpreso di sentir parlare di un tour che ha descritto come “orrendo e assolutamente scandaloso”.
Indignati anche i parenti e le associazioni delle vittime. Sandra Auchterlonie, la nonna di David Auchterlonie – il 17enne torturato e ucciso con un’ascia da Matthew Milatl, pronipote del noto serial killer, nello stesso luogo degli omicidi compiuti dallo zio – si è detta disgustata. “Si tratta di un tour per fare soldi a nostre spese nostre. Non si può impedire alla gente di fare questo tipo di escursioni, ma penso che sia disgustoso. Così ci si approfitta della nostra sofferenza”.
Secondo l’amministratore delegato di Victims of Crime Assistance League, Robyn Cotterell-Jones, la notizia del tour ha avuto un forte impatto sulle famiglie delle vittime. “Mentre gli esseri umani sembrano affascinati dal macabro e dal pauroso, per le famiglie delle vittime, l’impatto della morte dei loro cari non è mai finito. Per loro, sentire che la gente sta usando i luoghi di tale orrore per divertimento e profitto è come riaprire profonde cicatrici”.
Dal canto suo il direttore del Ghost Tour Goulburn, Louise Edwards, si è difeso spiegando che l’escursione è stata preparata con sensibilità. Ivan Milat è stato condannato per gli omicidi a 7 ergastoli e 18 anni. Attualmente sta scontando la sua pena in un carcere, pur continuando a dichiararsi innocente. Per protesta, nel gennaio del 2009 si è amputato il mignolo della mano sinistra con un coltello di plastica, mentre nel 2011 ha fatto uno sciopero della fame per farsi portare in cella una Playstation: perse 25 kg. Sono state fatte speculazioni circa la possibilità che non fosse da solo durante l’esecuzione degli omicidi e che possa averne commessi fino ad un totale di 37; se questo fosse provato Milat sarebbe il killer più “prolifico” della storia australiana (superando lo spree killer Martin Bryant, che uccise in un unico atto 35 persone nel massacro di Port Arthur).