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Vicenza: rapinatore ancora senza un nome, a sparare forse un benzinaio

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Vicenza, 4 feb. (AdnKronos) – Non è ancora stato identificato il rapinatore rimasto ucciso ieri sera mentre, insieme a quattro complici, ha assaltato la gioielleria Zancan a Ponte di Nanto, nel vicentino. A sparare il colpo mortale sarebbe stato il gestore di una stazione di servizio situata nei pressi della gioielleria, che accortosi dell’assalto, aveva prima sparato in aria e poi, quando i banditi gli avevano sparato addosso, aveva risposto al fuoco, ma senza l’intenzione di uccidere: “Sono sconvolto, angosciato, è una cosa tremenda. Avevo sparato solo per farli fuggire, e poi ho sparato alle gambe, non per uccidere. Ero angosciato per la ragazza che stava dentro la gioielleria e che aveva già subito una rapina due anni fa, ho pensato che potevo essere suo padre. Ho sparato solo per farli scappare”, spiega il benzinaio.
Il rapinatore è stato trovato morto in un’ auto poco dopo il tentativo fallito di rapina alla gioielleria. Il benzinaio per ora non è indagato, ma lo potrebbe essere nelle prossime ore come atto dovuto, anche se è già stata riconosciuta la legittima difesa. I carabinieri hanno accertato che i rapinatori, due dei quali utilizzavano dei kalashnikov, avrebbero esploso sette, otto colpi contro i tre sparati dal benzinaio.
Alla vittima, abbandonata all’interno di una Renault dai complici fuggiti su un’Audi, gli investigatori della scientifica dei Carabinieri hanno rilevato le impronte digitali. Nell’auto sono stati recuperati alcuni bossoli e mezzi da scasso, mentre l’autopsia sarà disposta nelle prossime ore.