Home Nazionale Visita alla pelle per 100 parlamentari, scoperti 3 melanomi

Visita alla pelle per 100 parlamentari, scoperti 3 melanomi

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Roma, 17 giu. (AdnKronos Salute) – Parlamentari italiani sotto la lente d’ingrandimento, per una volta non per vicende politiche ma per la prevenzione e la diagnosi precoce del melanoma. Ieri alla Camera dalle 9 alle 20 più di 100 deputati (50% uomini e 50% donne) si sono sottoposti ai controlli dei dermatologi: sono stati trovati 5 tumori della pelle, di cui 3 melanomi. I risultati sono stati presentati oggi a Montecitorio in una conferenza stampa promossa da Euromelanoma in collaborazione con la Camera dei Deputati e Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgia, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse).
Un evento per promuovere l’informazione sui tumori della pelle, con uno screening diretto ai parlamentari. L’inziativa è stata apprezzata molto dai deputati, che hanno chiesto ai promotori di poterla ripetere. Con una incidenza annuale stimata intorno ai 40-140 casi ogni 100mila abitanti, nel nostro Paese i tumori non melanoma, ovvero quelli più diffusi e anche meno conosciuti, rappresentano il 20% di tutti i tipi di tumori. In particolare, quando si parla di forme non melanoma ci si riferisce alla cheratosi attinica, al carcinoma basocellulare e al carcinoma squamocellulare. “E’ importante – ha affermato in un messaggio agli organizzatori il ministro della Salute Lorenzin – quanto queste iniziative possano essere di grande aiuto nel cercare di diffondere quanto più possibile l’importnaza dello screening, al fine di una diagnosi precoce”.
Oggi la giornata per conoscere meglio le neoplasie della pelle, ieri lo screening per i Parlamentari di Montecitorio. “Questa iniziativa – ha spiegato Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Affari Sociali – vuole essere di stimolo nei confronti della popolazione affinché, sull’esempio dei Parlamentari, sia consapevole dell’importanza di conoscere lo stato di salute della propria pelle e di sottoporsi a regolari controlli. Purtroppo, infatti, nel nostro Paese si parla ancora troppo poco di questo organo e delle patologie ad esso correlate, in particolare di quelle tumorali. Nello specifico, grazie a questa iniziativa, vorremmo veicolare il messaggio che i tumori della pelle, se trattati precocemente, si possono sconfiggere grazie alla prevenzione e diagnosi precoce”.
Euromelanoma è un movimento Pan Europeo che si occupa di promuovere e divulgare informazioni sulla prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento dei tumori cutanei. “L’incidenza del melanoma, il cancro cutaneo più conosciuto e terza diagnosi di carcinoma più frequente sopra i 45 anni – ha sottolineato la Ketty Peris, direttore della Clinica dermatologica Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma – è quasi triplicata in poco meno di un ventennio, mentre i tumori non melanoma, meno aggressivi e conosciuti, ma molto più diffusi, rappresentano il 20% di tutti i tipi di tumori. Quando si parla di tumori della pelle non melanoma ci si riferisce alla cheratosi attinica, al carcinoma basocellulare e al carcinoma squamocellulare”.
“L’età più a rischio per questi tumori – ha proseguito Peris – è tra i 40 e gli 80 anni; sono più frequenti negli uomini e si localizzano principalmente nelle aree fotoesposte: viso, cuoio capelluto, collo e braccia. La parola d’ordine quindi è oggi più che mai, prevenzione. Fondamentale è anche lo screening, che prevede l’esame clinico e dermatoscopico effettuato da uno specialista dermatologo”.
Oggi i tumori della pelle non melanoma come la cheratosi attinica possono essere sconfitti rapidamente e senza conseguenze negative, permettendo a tutti i pazienti di tornare ad avere una pelle sana. Secondo Giampiero Girolomoni, presidente Sidemast, “si ritiene ne sia affetto circa il 16% della popolazione generale tra i 30 ed i 70 anni, ma oggi, fortunatamente, sono numerose le opzioni terapeutiche per fronteggiare la cheratosi attinica. La principale – conclude – è costituita dall’ingenolo mebutato, un gel che il paziente applica quotidianamente sull’area interessata per tre giorni consecutivi (viso) o per due giorni (corpo) a seconda della localizzazione delle lesioni”.

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