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Vivendi: fondo Usa Psam contesta governance dopo rafforzamento Bolloré

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Parigi, 30 mar. (AdnKronos) – Continua il braccio di ferro tra il fondo Usa P. Schoenfeld Asset Management e i vertici di Vivendi. Il fondo statunitense Psam, azionista del gruppo Vivendi dal luglio del 2012 e che detiene una quota dello 0,8%, contesta in una lettera la governance del vertice del gruppo francese dopo che, nei giorni scorsi, il gruppo Bolloré ha annunciato essere salito prima all’8,15% e poi al 10,2% nel capitale sociale di Vivendi. Il fondo Usa sostiene che il gruppo francese lascia troppa libertà al suo presidente del Consiglio di sorveglianza, Vincent Bolloré, per rafforzarsi nel capitale della società e chiede dei “chiarimenti” che il gruppo dovrebbe fornire prima dell’Assemblea prevista il 17 aprile “in modo che gli investitori possano prendere le loro decisioni”.
Il fondo Usa evidenzia nella lettera la mancanza di un piano strategico da parte della Governance di Viviendi. “Bolloré, evidentemente, -sottolinea Psam- non ha un piano strategico dettagliato per Vivendi visto che il gruppo Bolloré ha recentemente acquistato milioni di azioni Viviendi sul mercato. La conoscenza di un tale piano costituirebbe in effetti un’informazione sensibile suscettibile di avere un’influenza sull’andamento del titolo e avrebbe impedito Bolloré di procedere all’acquisto di azioni. In assenza di una chiara strategia la tesoreria di Vivendi quindi andrebbe distribuita agli azionisti”.
Il gruppo Bolloré, sottolinea Psam, “ha recentemente raddoppiato la sua partecipazione in Vivendi beneficiando dalla sotto valorizzazione del titolo Vivendi e dalla mancanza di un piano in merito all’allocazione del capitale”.