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A gennaio 2017 nasce Confindustria Emilia

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Bologna, 29 set. (Labitalia) – Entro gennaio 2017 nasce Confindustria Emilia: gli organi competenti delle tre associazioni industriali di Modena, Bologna e Ferrara hanno approvato il progetto di fusione e hanno convocato, in simultanea, per il 5 dicembre 2016 le rispettive assemblee ordinarie e straordinarie, per sottoporre il progetto al voto degli imprenditori associati.
Inoltre, i tre parlamentini hanno dato il via libera al protocollo transitorio per il periodo gennaio 2017-dicembre 2018, che pone le basi della nuova associazione e fissa la composizione degli organi che governeranno Confindustria Emilia in questi due anni: il presidente sarà Alberto Vacchi, e vicepresidenti Valter Caiumi e Riccardo Maiarelli; il consiglio di presidenza sarà composto da 21 membri, e il consiglio generale ne avrà 134.
“Sono molto soddisfatto -dichiara Alberto Vacchi- di come il processo di unificazione si sta concludendo. Sono consapevole che il mandato è forte del consenso della larga maggioranza delle piccole e grandi imprese associate, e questo darà forza alle scelte politiche ed organizzative che dovremo prendere. Diventare una rete associativa di oltre 3.000 imprese, per un totale di circa 170.000 dipendenti, e un polo manifatturiero tra i più robusti d’Europa, avrà effetti sulla nostra capacità di restare sui mercati e di attrarre investimenti per tornare a crescere e a generare posti di lavoro stabili”.
“Sapevamo che si trattava di una sfida importante, ma avevamo la consapevolezza di essere supportati dai nostri imprenditori -ricorda Valter Caiumi- da allora il lavoro per raggiungere l’obiettivo non si è mai fermato, ci siamo impegnati tutti con passione e determinazione, tanto che sono stati raggiunti nei tempi previsti i passaggi chiave per un progetto articolato e condiviso. Per questo, siamo particolarmente orgogliosi del risultato ottenuto”.
“Esprimiamo grande soddisfazione -afferma Riccardo Maiarelli- per il risultato raggiunto e per le prospettive future legate a questo progetto associativo, forti dell’unanime consenso dei nostri associati e di una piena condivisione di obiettivi, abbiamo ottenuto un risultato che riteniamo assolutamente strategico per il nostro territorio. Entrare a far parte di questo nuovo organismo associativo potrà rappresentare per le nostre imprese una straordinaria opportunità di crescita e favorire il progresso e lo sviluppo delle attività imprenditoriali”.