Home Nazionale Ankara, autobomba contro i soldati: 18 morti e 45 feriti /Video – Foto

Ankara, autobomba contro i soldati: 18 morti e 45 feriti /Video – Foto

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Ankara, 17 feb. (Adnkronos/Aki) – Nuovo attentato in Turchia dove un’autobomba ha colpito un convoglio militare nel centro di Ankara, nel quartiere centrale di Kizilay (FOTO).
Il governatore Mehmet Kilicdar ha riferito che il bilancio provvisorio è salito a 18 morti e 45 feriti. Secondo il governatore, lo scoppio ha colpito tre veicoli militari e una vettura privata.
L’inviato dell’agenzia Anadolu ha spiegato che l’esplosione è avvenuta su via Merasim, all’incrocio con via Dikmen e viale Inonu, a soli 300 metri circa dalla sede dello Stato Maggiore e del Parlamento, oltre che di altre istituzioni militari e civili. Almeno 32 ambulanze sono state inviate sul posto.
E’ stato un “atto di terrorismo” ha scritto su Twitter Omer Celik, portavoce del partito di governo Akp.

Ancora una volta il Consiglio Supremo della Radio e della Tv (Rtuk), autorità turca per le telecomunicazioni, ha imposto ai media del Paese un divieto temporaneo sulla copertura dell’attentato. Lo riporta il quotidiano Hurriyet.
In seguito all’attentato il premier turco Ahmet Davutoglu ha cancellato la sua partenza per Bruxelles, prevista per stasera. Lo riporta il quotidiano Zaman, spiegando che il premier parteciperà a un vertice d’emergenza tra le autorità di sicurezza.
ALTRI TRE ATTENTATI DA LUGLIO – L’esplosione avvenuta questa sera nel cuore di Ankara arriva dopo altri tre sanguinosi attacchi sferrati in Turchia dallo scorso luglio, attribuiti al sedicente Stato islamico (Is). Il 12 gennaio un’esplosione provocata da un kamikaze ha colpito piazza Sultanahmet, nel cuore della Istanbul antica, uccidendo 10 turisti tedeschi e ferendo altre 15 persone.
Il 10 ottobre, durante una manifestazione per la pace ad Ankara, in un attacco sferrato da due kamikaze, 97 persone sono state uccise e 245 ferite. L’attentato terroristico, il più grave nella storia della Turchia moderna, è stato messo a segno vicino alla stazione centrale, poco prima dell’inizio della manifestazione organizzata da sindacati e ong, a cui partecipavano diversi partiti d’opposizione, primo tra tutti il curdo Hdp.
Tre mesi prima, il 20 luglio, un attentatore suicida si è fatto saltare in aria a Suruc, cittadina turca sul confine con la Siria, uccidendo almeno 30 giovani attivisti che volevano superare il confine per contribuire alla ricostruzione di Kobane, cittadina a maggioranza curda sottratta all’Is dalle milizie curde e dai Peshmerga di Erbil.