Roma, 30 dic. (Labitalia) – “Sono l’ambasciatore del made in Italy del mondo”. Lo conferma in un’intervista a Labitalia Anthony Peth, conduttore radio-televisivo e portavoce rappresentativo del made in Italy nel mondo e collaboratore della Camera Nazionale della Moda e del Costume. “L’interesse per il made in Italy -racconta- è arrivato durante la prima tappa a San Paolo in Brasile, quando ho capito per la prima volta quanto sono amate le nostre eccellenze in tutto il mondo. La nostra cultura è ricca di storia e tradizioni che devono essere tutelate e portate avanti”.
“Inizialmente -ammette- credevo si trattasse di una campagna pubblicitaria, invece i general manager volevano un volto televisivo che promuovesse le nostre eccellenze ecco perché ho cercato attraverso e soprattutto la Rai e i media nazionali di promuovere al meglio il nostro eccellenze, ed eccomi qua in questa grande avventura che vivo col cuore e con tanta dedizione da due anni”.
“Dopo due anni di promozione -racconta- delle nostre eccellenze in tutto il mondo, il Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles mi ha rilasciato l’onorificenza al merito per il mio lavoro svolto per le attività di sostegno e promozione del made in Italy sviluppate che attestano il grande livello di impegno e dedizione verso la diffusione dello spirito imprenditoriale e delle iniziative produttive italiane, per un Europa sempre più competitiva e solidale”.
“Sono davvero onorato di questo riconoscimento -sottolinea- che conferma la dedizione che tante persone che, come me si impegnano per lanciare messaggi positivi soprattutto in un momento storico in cui dovremmo lottare per far si che questa crisi si possa superare, sicuramente l’unione fa la forza, perché le nostre eccellenze vengo viste in tutto il mondo in maniera positiva, chi più chi meno ha rappresentato al meglio le nostre tradizioni culinarie. A proposito la pizza è per eccellenza il piatto più amato”.
Per Anthony Peth è importante anche la promozione dei bandi di internazionalizzazione. “I bandi -chiarisce- permettono alle aziende di poter creare mercati all’estero, anche e soprattutto per una categoria non spesso argomentata, le aziende ortofrutticole. I bandi possono essere una grande possibilità per le piccole e medie imprese di poter creare reti di scambio oltre i confini”.
“Se ne parla poco purtroppo -ammette- soprattutto di bandi per le aziende più sofferenti, quelle ortofrutticole che attraverso questi finanziamenti possono crescere in maniera esponenziale il mercato. Cerco tutti giorni di studiare e di informarmi su questi aspetti, alternandomi con la mia carriera da conduttore televisivo che mi occupa tanto tempo fra registrazioni e ospitate tv, ma come posso cerco sempre di documentarmi e attendo nuovi bandi da poter promuovere agli imprenditori che spesso non conoscono o non sanno come attingere a queste possibilità”.