Home Nazionale Borsa: Lubbers, effetto scelte banche centrali su inflazione diminuito

Borsa: Lubbers, effetto scelte banche centrali su inflazione diminuito

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Milano, 17 feb. (AdnKronos) – L’impatto marginale dell’azione delle principali banche centrali mondiali, con tassi di interesse azzerati o negativi incapaci di far risalire l’inflazione, è “diminuito”, tanto che la politica monetaria negli ultimi anni è diventata “inutile”. Anche perché i loro interventi sono stati spesso “scoordinati”. E’ quanto afferma Kim Lubbers, gestore di Kempen Capital Management.
Lubbers sottolinea che i rendimenti del bund tedesco sono “pressoché ritornati ai livelli minimi dell’aprile 2015, non tanto per gli effetti del quantitative easing della Bce quanto soprattutto a causa di una corsa verso la sicurezza”, come anche lo swap sull’inflazione a cinque anni dell’eurozona “ha raggiunto nuovi minimi”. Un approccio negativo degli investitori che “ha pervaso anche l’Europa meridionale”, con lo spread dei Btp italiani sui decennali tedeschi che ha superato i 150 punti base. “È prevedibile che il sentiment si mantenga negativo anche nelle prossime settimane, spingendo probabilmente le banche centrali a confermare ulteriormente la loro politica espansionistica”.
La volatilità è “ritornata. I mercati globali attraversano una fase di decisa avversione al rischio, l’azione delle banche centrali appare scoordinata e non intravediamo molti segnali di tranquillità a breve termine”. E a far aumentare il pessimismo sui mercati contribuiscono il calo dei corsi azionari, il crollo del prezzo del petrolio, il rallentamento dell’economia degli Stati Uniti e lo stress che stanno mostrando la Cina e i mercati del credito.