Home Nazionale Bruxelles sotto attacco, kamikaze in aeroporto e bombe in metro: “34 morti”. Is rivendica /Video

Bruxelles sotto attacco, kamikaze in aeroporto e bombe in metro: “34 morti”. Is rivendica /Video

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Bruxelles, 22 mar. (Adnkronos) – Continua a salire il bilancio degli attentati che questa mattina hanno sconvolto Bruxelles. Quattordici persone sono morte e 81 sono rimaste ferite nell’attentato suicida all’aeroporto di Zaventem dove 2 esplosioni si sono verificate poco prima delle 8 di stamattina nella sala partenze (FOTO). Altre 20 persone hanno perso la vita e 81 sono state ferite nell’attacco alla metro di Malbeek. Gli attacchi sono stati rivendicati dall’Is.
In aeroporto – La procura belga ha confermato che quello compiuto questa mattina all’aeroporto di Zaventem è stato un attacco suicida. Un terzo ordigno è stato rinvenuto dopo le due esplosioni, una vicino al banco di Brussels Airlines e l’altra vicino al banco di American Airlines. Sarebbe stato trovato inoltre un kalashnikov. L’aeroporto è stato chiuso, nessun volo parte dallo scalo o vi atterra, riferisce la Rtbf. E rimarrà chiuso fino alle 6 di domani mattina. Prima delle due esplosioni nello scalo sono state sentite urla in arabo e spari, secondo l’agenzia di stampa belga BELGA. La polizia belga ha evacuato anche il piazzale davanti al terminal dell’aeroporto di Bruxelles-Zaventem, colpito stamani da un attentato che ha fatto, secondo l’ultimo bilancio, almeno 11 morti. Le persone, molte con i bagagli al seguito, erano state radunate lì dopo le esplosioni, ma poco fa le forze dell’ordine hanno invitato tutti a spostarsi, spiegando che “non è sicuro restare qui”. I militari hanno anche occupato gli edifici che sovrastano il terminal, come il silos dei parcheggi.
Un testimone: “La gente è fuggita abbandonando le valigie”
Metro – L’esplosione alla stazione di Malbeek, in pieno centro a Bruxelles, è avventa questa mattina alle 9.15. Un’altra esplosione avrebbe colpito la stazione di Schuman, nella zona dove hanno sede le istituzioni comunitarie, vicina alla stazione di Maelbeek.
Nuove perquisizioni sono in corso a Bruxelles attualmente. Lo rivela l’emittente belga Rtbf. Secondo fonti giudiziarie contattate dalla Rtbf, le perquisizioni sono in corso nelle regione di Bruxelles. Persone sospettate di essere legate agli attentati vengono attivamente ricercate, anche da pattuglie di polizia in strada.
Tutti i trasporti pubblici di Bruxelles sono stati interrotti per sicurezza. Oltre alle stazioni della metro, sono state chiuse anche tutte le stazioni ferroviarie di Bruxelles. Sono stati cancellati i viaggi del treno ad alta velocità Eurostar da Londra a Bruxelles. Non circolano più neppure i Thalys, i treni ad alta velocità sulle direttrici Parigi-Bruxelles-Colonia e Parigi-Bruxelles-Amsterdam. La società che gestisce le tratte sottolinea su Twitter che la “circolazione è attualmente interamente ferma”.
E’ stato inoltre chiuso il confine tra la Francia e il Belgio. Secondo Libération, che cita un funzionario della compagnia Thalys, il traffico ferroviario e stradale è stato completamente fermato in entrambe le direzioni. La decisione sarebbe stata presa dal governo belga.
Intanto è stato elevato a 4 il livello della minaccia terroristica e attivato “il piano catastrofe”. Lo ha annunciato Lodewijk De Witte, governatore del Brabante fiammingo, dove si trova lo scalo. Tutti i servizi competenti, scrive il sito di ‘Le Soir’, sono stati convocati al comitato di coordinamento, che analizzerà la situazione, in raccordo con il centro di crisi nazionale, per definire le misure necessarie.
Le autorità belghe temevano nuovi attentati dopo l’arresto venerdì scorso del super ricercato Salah Abdeslam, tanto che l’allerta terrorismo era rimasta a livello 3, un gradino sotto l’allerta massima a livello 4. Già domenica il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, aveva dichiarato che Abdeslam “era pronto a rifare qualcosa a Bruxelles”. “Abbiamo trovato molte armi, delle armi pesanti durante le prime indagini e abbiamo trovato una nuova rete attorno a lui a Bruxelles”, aveva aggiunto. “Siamo lontani dall’aver risolto il puzzle”, aveva ammesso ieri il procuratore federale belga Frédéric van Leeuw in una conferenza stampa a Bruxelles, assieme al procuratore di Parigi Francois Molins. “Il fatto di aver trovato dei combattenti stranieri dotati di armi pesanti è naturalmente preoccupante – ha aggiunto – è evidente che non erano qui per un pic nic. L’inchiesta dovrà determinare se pianificavano degli attentati”.
La cattura di Abdeslam era stata preceduta martedì da una sparatoria durante un raid della polizia belga e francese contro un appartamento nel quartiere di Forest a Bruxelles. Nello scontro a fuoco era morto Mohammed Belkaid, 35 anni, che lo scorso 9 settembre ha attraversato in auto il confine austro ungherese assieme ad Abdeslam e un terzo uomo coinvolto negli attentati di Parigi, Najim Laachraoui.
Durante le perquisizioni in rue du Dries a Forest erano stati trovati anche dei detonatori. La notizia è stata diffusa dalla RTBF che ricorda come subito dopo i raid delle forze dell’ordine fosse stato comunicato il ritrovamento di due kalashnikov, una riot gun, e 11 caricatori. Solo ieri si è appreso che nel covo erano presenti anche dei detonatori. Un ritrovamento che accreditava la tesi dei preparativi di nuovi attacchi da parte di Salah Abdeslam, Mohamed Belkaid e Amine Choukri.