(AdnKronos) – Il tecnico toscano ha poi scherzato parlando del giochino fatto con la squadra. “Ho provato, ho lasciato un biglietto a tutti i calciatori prima della riunione, chiedendo di scrivermi la formazione. Tutti hanno usato giocatori diversi, ma sempre 11. Ora farò come hanno detto loro, non voglio lamentele. Se loro ne avessero scritti 18, ne avrei fatti giocare di più. Ora zitti e pedalare, perché se fossero stati nel mio ruolo ne avrebbero schierati solo 11 e non potrebbero lamentarsi per queste situazioni. Uno esce e brontola, l’altro ha il visuccio perché sta in panchina. Ho chiesto loro di fare come stessero al mio posto, e non hanno trovato una soluzione. Io uso la regola che loro hanno fatto che posso scegliere solo 11 giocatori. Bisogna saper interpretare moduli e giocatori: ma posso scegliere 11 giocatori soltanto”.
Spalletti non vuol sentire parlare di lamentele. “Dzeko era un pochettino arrabbiato perché non riesce a dare quello che ci deve dare, e perché non riesce a far gol. Non è tranquillo. Mi ero confrontato con i medici e si era parlato di questa botta. Le sentinelle sono scomparse. Ero in ufficio e ho visto passare un topino, ma quelli non smettono di esserci….”, ha detto con il sorriso l’allenatore della Roma che poi sul mercato ha aggiunto: “Perotti è pronto? Diego fa parte della nostra squadra. Ci può dare un contributo perché abbiamo diverse cose da gestire. Può interpretare diverse posizioni, come Zukanovic. E’ un giocatore offensivo e mi fa piacere averlo a disposizione. Sono giocatori che fanno comodo perché sanno interpretare più posizioni. E noi abbiamo bisogno di far questo. Il nostro mercato è chiuso qui perché non possiamo fare altro. Sono contento dei giocatori che ho a disposizione e la nostra rosa è completa”.