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Carceri: Mattarella, una sconfitta ma cambiare vita è possibile

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Napoli, 30 nov.(AdnKronos) – Il carcere è una necessità ma anche una sconfitta, soprattutto quando a varcarne le soglie sono i giovani. Perciò la rieducazione diventa l’unico percorso per garantire un futuro di dignità, per tornare ad essere cittadini a pieno titolo, per dimostrare che cambiare vita è possibile. Lo sottolinea il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un videomessaggio inviato in occasione della proiezione in anteprima a Napoli, nel carcere di Poggioreale, di ‘Robinù, il film documentario di Michele Santoro sui baby boss della camorra, presentato alla 73/ma Mostra internazionale cinematografica di Venezia.
“L’istituzione carceraria -ricorda Presidente della Repubblica- rappresenta per lo Stato una necessità non derogabile, ma alcune volte anche una sconfitta. Diventa anche una sconfitta quando a varcare le porte del carcere è un giovane proveniente da un contesto sociale difficile e segnato da una forte presenza di criminalità. È una sconfitta, perché segnala la carenza del sistema educativo e della vicinanza dello Stato”.
“Il carcere comunque non è –e non deve mai essere– il luogo in cui viene negata la speranza. A nessuno, tanto meno ai giovani, deve essere tolta la possibilità di riabilitarsi, lasciando i sentieri dell’odio e della violenza che non portano felicità, ma producono e moltiplicano solo paura e sofferenza”.