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Cento candeline per Domenico Violi

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Cento candeline per Domenico Violi
Domenico Violi

30 novembre 1916 – 30 novembre 2016. 100 candeline per Domenico Violi un pimpante signore castiglionese che oggi festeggia, appunto, i suoi “primi” 100 anni di vita. Ad annunciarlo la figlia Manuela che racconta la vita del padre segnata da importanti vicende personali. “Il mio babbo – racconta – è nato il 30 novembre 1916 al ponte di Cesa, quinto ed ultimo figlio quando sua madre aveva già 40 anni. Suo fratello maggiore nacque nel 1897. A 14 anni mio padre vide morire sua madre d’infarto mentre stirava e suo padre rimase vedovo per diversi anni con i due figli più piccoli. Ha studiato alle medie e ha fatto anche le magistrali senza però conseguire il diploma. Si è arruolato nell’esercito intorno ai venti anni. Mentre era in servizio è stato chiamato in guerra.

L’8 settembre è stato fatto prigioniero ed è stato deportato in Germania a Dusserdolf nella Ruhr, dove è stato internato in un campo di lavoro. Avendo studiato la lingua tedesca ed essendo sergente maggiore ha potuto fare da interprete con i tedeschi, ma ha vissuto comunque di stenti come tutti gli altri prigionieri. Le sue memorie sono scritte in un diario depositato a Pieve Santo Stefano. Tornato dalla guerra dopo un po’ di tempo è entrato a lavorare nel Genio Civile e nel 1960 a 44 anni si è sposato”. E la ricetta per arrivare all’età di 100 anni? “Durante la sua vita ha fumato sempre 3 sigarette al giorno fino all’età di 85 anni. Ha mangiato sempre come ‘un uccellino’ in modo parco e salutare, 3 portate al giorno senza però farsi mancare un piccolo dolcetto. La domenica si è concesso un caffè ed un amaro a pranzo. Durante la sua vita ha fatto molta attività sportiva da giovane e attività fisica da adulto, dedicandosi a giardinaggio e orto. Il segreto della sua vita? Non farsi sopraffare dallo stress” conclude la figlia Manuela.

“Tanti auguri a Domenico per aver raggiunto questo importante ‘traguardo anagrafico’. Compiere cento anni vuol dire avere percorso un lungo cammino, essere ricchi di esperienza, saggezza e ricordi da condividere con chi le sta accanto e con chi le vuole bene. Con la loro esperienza e la loro saggezza ci trasmettono il valore della vita e ci insegnano a difendere la nostra storia e la nostra identità” conclude il sindaco Mario Agnelli.

Domenico Violi è il terzo centenario di Castiglion Fiorentino.