Home Nazionale Chiude l’unica libreria di Taormina, ‘Ma non ci arrendiamo’

Chiude l’unica libreria di Taormina, ‘Ma non ci arrendiamo’

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Palermo, 17 ott. (AdnKronos) – Chiude l’unica libreria di Taormina, la perla dello Ionio che nel maggio del 2017 ospiterà i più potenti del mondo. Alla fine, Santina Bucolo e la figlia Antonella Ferrara, vulcanica ideatrice del Taobuk Festival, si sono dovute arrendere. Le due donne, entrambe appassionate libraie, hanno portato avanti per anni la storica e unica libreria di Taormina, attiva fino a qualche giorno fa in Corso Umberto, il corso principale dello struscio taorminese. “Una volta cessato il contratto dismettere la locazione è stato necessario per la richiesta di una cifra non più sostenibile in rapporto ai proventi dell’attività”, dicono le due libraie sconsolate. Così la Libreria Bucolo è rimasta senza casa. “A nulla sono valse le tante dimostrazioni di solidarietà – dicono ancora – E ininfluente, nella risoluzione della vicenda, è stato il successo di Taobuk, il festival letterario ideato da Antonella Ferrara proprio a Taormina, come naturale conseguenza dell’amore per la letteratura che anima la sua famiglia”.
Proiettate verso una soluzione ancora possibile, Santina Bucolo e Antonella Ferrara “ringraziano dell’appoggio morale ricevuto in una nota dai risvolti sociali e soprattutto umani, che ripropone la necessità di trovare efficaci sostegni a baluardo della Cultura”. “Mentre ci accingiamo a sgomberare gli scaffali che erano pieni di libri per far posto al vuoto che ne viene fuori, pensiamo sia giusto e doveroso fermarci un attimo per dire grazie ai tanti clienti e amici della libreria che ci hanno sostenuto, appoggiato e consigliato nella speranza condivisa che non si arrivasse a questo punto – si sfogano – Si tratta dell’ennesima storia che nessuno vorrebbe mai raccontare e nessuno vorrebbe mai sentire: una libreria – per di più la sola del circondario in un raggio di 40 km – costretta alla chiusura”.
“Ci portiamo dietro una storia fatta di generazioni di clienti, segnata da un passaggio del testimone di lettori da genitori a figli, nel segno dell’amore comune verso i libri. Spesso, anzi, con soddisfazione ancora maggiore, non ci siamo stupite di vedere piccoli lettori diventare ambasciatori dei libri e coinvolgere i propri genitori nel loro amore per la lettura – aggiungono – Desideriamo ringraziare l’intera Città per le tante dimostrazioni di vicinanza, per aver testimoniato con la propria voce e il proprio impegno che quando chiude una libreria è una sconfitta di tutti, per aver ricordato che i libri e le librerie sono dei beni fragili e che il diritto di salvaguardare una libreria è un diritto a tutela dei cittadini, della nostra memoria e della nostra identità”.