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Colap: bene ddl su lavoro autonomo, implementare tutele

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Roma, 10 mar. (Labitalia) – Continua il percorso di proposte di riforma del lavoro autonomo che il Colap-Coordinamento libere associazioni professionali sta attuando ormai da diversi mesi; ieri mattina, infatti una delegazione capitanata dalla presidente, Emiliana Alessandrucci, è stata audita in commissione Lavoro al Senato. “Ieri abbiamo portato dinanzi la commissione presieduta dal presidente Sacconi le proposte del Colap – afferma Alessandrucci – con le osservazioni al ddl 2233 e2229 su ‘Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato’ e ‘Adattamento negoziale delle modalità di lavoro agile nella quarta rivoluzione industriale'”.
“Il Colap esprime un parere positivo complessivo sul testo del ddl del lavoro autonomo – prosegue la Alessandrucci – soprattutto apprezzando la volontà di disciplinare in modo organico il lavoro autonomo e professionale, valorizzandone il ruolo nell’economia nazionale, riconoscendo dignità e tutele ai professionisti”.
“Le tutele che chiediamo di implementare – sottolinea la presidente Alessandrucci – sono le basilari: malattia (anche lunga e oncologica e indennità di maternità/paternità), questo per ricondurre il sistema a una maggiore equità. Pertanto, l’impostazione Colap è più rivolta allo sviluppo professionale che al proliferare di tutele e opportunità, spesso inutilizzate e inutilizzabili”.
“Non chiediamo solo tutele, ma la salvaguardia degli spazi liberi – avverte – e ruolo delle associazioni: con la legge 4/2013 si introduce il concetto di professione disciplinata che è profondamente diverso da quella regolamentata. Il mercato professionale resta libero, fornendo contemporaneamente garanzie su formazione, deontologia, standard qualitativi. E’ un sistema virtuoso che deve essere incentivato e amplificato. L’obiettivo della riforma dovrebbe essere quello di incentivare l’apertura di nuove partite Iva e il mantenimento di quelle già in essere e l’implementazione di richiesta di servizi professionali”.
“Tutte le nostre proposte – conclude la presidente del Colap – contenute nel testo, con i provvedimenti discussi ieri in commissione, riflettono la vision del Colap e dei lavoratori autonomi da esso rappresentati: il ddl del lavoro autonomo dovrebbe essere il corpus normativo di riferimento di qualsiasi soggetto che aspiri a tradurre le proprie capacità e competenze in una professione autonoma”.
A conclusione dell’audizione, si è tenuto uno scambio di idee con il presidente Sacconi, sia sui temi del fisco che della previdenza, ragionando insieme a come poterli affrontare all’interno della riforma del lavoro autonomo.