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Colap, competenze siano al passo con Pa aperta e collaborativa

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Roma, 13 ott. (Labitalia) – “Il professionista cambia con la Pa che cambia. Si deve passare dall’informatico al manager, non è più sufficiente avere una competenza specifica verticale, ma bisogna avere una visione molto più ampia della propria professionalità e del contributo che si può dare alla Pa”. Lo dice a Labitalia Emiliana Alessandrucci, presidente Colap, Coordinamento libere associazioni professionali, in occasione dell’incontro organizzato dall’Anorc Professioni, con il patrocinio di Anci, Andig, Enea e Procedamus ‘Le sfide della Pa digitale alla luce della riforma del Cad: governance e competenze’. (video)
“Del resto -ammette- stiamo pensando tutti a una pubblica amministrazione molto più aperta e collaborativa con il mondo esterno , con i professionisti e con il mondo professionale”.
“Per questo -ricorda- abbiamo un attivo tavolo al ministero della Funzione pubblica; un tavolo di proposte dove non si mettono le firme, ma di quelli dove si presentano progetti di innovazione e di efficienza della Pa”.
“Questo tavolo è composto da vari soggetti -aggiunge Emiliana Alessandrucci- che possono intervenire nel modello di semplificazione della Pa. E tengo a sottolineare che la nuova pubblica amministrazione sarà fatta di professionisti”.
“Oggi al manager pubblico con il decreto Madia -sottolinea la presidente del Colap- si chiede di essere un professionista con obiettivi chiari, valutabili e anche con il rischio e la responsabilità sull’azione che si mette in campo”.