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Conferenza di Amedeo Bigazzi

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Conferenza di Amedeo Bigazzi
L'alluvione del 1966 in Casentino

Quarto appuntamento del ciclo di conferenze sulla formazione del paesaggio nei territori dell’Aretino, organizzato dalla Società storica in collaborazione con il Comune di Arezzo. Martedì 1 marzo, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, Amedeo Bigazzi parlerà di “modificazioni fluviali e sistemazioni idrauliche dal XVI al XX secolo.

Con riferimento soprattutto al bacino idrografico del fiume Arno, la conferenza metterà in evidenza lo stato in cui si trovavano, agli inizi del Cinquecento, gli alvei del principale fiume aretino e dei suoi maggiori affluenti. I corsi d’acqua, non essendo adeguatamente regimati ed avendo un andamento tortuoso, occupavano quasi del tutto le scarse pianure di fondovalle, pregiudicando lo svolgimento delle attività agricole. Fu perciò indispensabile intervenire. Saranno passati in rassegna gli interventi realizzati nell’arco di cinque secoli e le tecniche di sistemazione idraulica applicate per dare l’assetto attuale ai corsi d’acqua del territorio.

Amedeo Bigazzi, aretino, si è laureato in Scienze forestali presso l’Università di Firenze. È stato dirigente dell’area Difesa del suolo, risorse idriche e naturali della Provincia di Arezzo, dedicandosi allo studio delle modificazioni, naturali ed antropiche, che nel corso dei secoli hanno interessato il nostro territorio, con particolare attenzione alle dinamiche fluviali. In proposito ha eseguito approfondite ricerche di archivio riguardanti i bacini idrografici dei principali corsi d’acqua, che sono servite nel Piano territoriale di coordinamento provinciale per delimitare, con metodo storico-geografico, le aree di pertinenza fluviale e soggette a rischio idraulico. Su questi argomenti ha tenuto conferenze e relazioni in convegni. Le conoscenze acquisite sulla Valdichiana sono state essenziali per la realizzazione del “Sentiero della Bonifica”, itinerario museale all’aperto delle opere di ingegneria civile realizzate per il prosciugamento della palude.

La conferenza successiva è in programma l’8 marzo, quando Saida Grifoni parlerà sul tema “L’Arno e i suoi ‘paesaggi’ storico-culturali tra medioevo e contemporaneità”. A seguire, i due successivi martedì, le conferenze di Liletta Fornasari (“La rappresentazione del paesaggio nella pittura e nella scultura”) e di Anna Guarducci e Leonardo Rombai (“La rappresentazione del paesaggio nella cartografia storica”). Come di consueto, gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.

Il presente ciclo di conferenze costituisce la seconda parte di quello organizzato nell’autunno 2014, volto a delineare il quadro storico-ambientale aretino per aree geografiche (capoluogo provinciale, Casentino, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina). Il nuovo ciclo, anch’esso curato da Leonardo Rombai e Camillo Berti dell’Università di Firenze, Dipartimento di Geografia, mira ad approfondire alcune componenti del paesaggio (viabilità, fortificazioni, corsi d’acqua) e le attività che lo influenzano (allevamento del bestiame, molitura) e ad analizzare le rappresentazioni del paesaggio aretino nell’arte e nella cartografia storica.

 

Nelle foto: L’alluvione del 4 novembre 1966 in alto Casentino e l’Arno in piena a Subbiano.