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Consiglio Comunale: le pratiche di finanza pubblica

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Consiglio Comunale: le pratiche di finanza pubblica

In Consiglio Comunale oggi le pratiche di finanza pubblica.
La variazione di bilancio consiste essenzialmente in nuove previsioni triennali delle principali entrate patrimoniali e tributarie. “Nello specifico – ha ricordato l’assessore Alberto Merelli – registriamo un più 560.000 euro proveniente da sanzioni amministrative e recupero crediti scolastici, 330.000 euro di rimborsi assicurativi derivanti da eventi alluvionali mentre la voce di risparmio più significativa è di 350.000 euro per le cessazioni di personale comunale che abbiamo registrato. Destiniamo queste risorse a un incremento di 400.000 euro del fondo crediti di dubbia esigibilità, nel finanziamento di un debito fuori bilancio di 200.000 euro, nella maggiore consistenza del fondo di riserva e del fondo rischi per 289.000 euro”. È inoltre prevista l’applicazione al bilancio di previsione 2016 di un’ulteriore quota di avanzo di amministrazione vincolato pari a 320.000 euro per restaurare il bastione del Belvedere.
Un emendamento a firma Romizi e Caporali ha chiesto di destinare 120.000 euro a Nuove Acque per la realizzazione di una fognatura in zona Ortali. Luciano Ralli ha ribadito che si tratta di un bilancio da “ordinaria manutenzione, senza risorse aggiuntive che mi auguro vengano trovate per il prossimo bilancio preventivo”. L’emendamento è stato respinto mentre la variazione è stata approvata con 19 voti favorevoli e 3 contrari.

Il decreto legislativo 175 del 2016, la cosiddetta legge Madia, comporta adeguamenti statutari per le società partecipate dalle amministrazioni pubbliche. Il Consiglio Comunale, su proposta dell’assessore Alberto Merelli, ha formulato le linee di indirizzo che le società a controllo pubblico hanno l’obbligo in alcuni casi e l’opzione in altri di adottare. Il controllo societario pubblico è esercitato direttamente dal Comune di Arezzo nel caso di Atam spa (100% di quota di partecipazione), Aisa spa (84,91%), Aisa impianti (84,91%), Arezzo multiservizi srl (76,67%), Coingas spa (45,17%).
Per quanto riguarda le società non a controllo ma a partecipazione pubblica del Comune di Arezzo, se la partecipazione supera il 10% la delibera propone agli organi societari di adottare gli adeguamenti statutari in linea con il decreto legislativo.
“Le norme in questione – ha ricordato l’assessore Alberto Merelli – riguardano gli amministratori di tali società che non possono essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti, i compensi degli stessi, la cessione da parte di un’amministrazione pubblica della sua quota di partecipazione in una società che deve avvenire necessariamente con procedure di evidenza pubblica senza che prevalgano clausole o diritti di prelazione”.
Se Roberto Bardelli si è chiesto perché un Consiglio Comunale debba sempre “mettere la firma a una legge dello Stato o della Regione, se la legge è sovraordinata a statuti e regolamenti comunali non capisco la necessità di una delibera”, Luciano Ralli ha ricordato che “la legge in questione, la cosiddetta Madia, frutto del lavoro del governo Renzi, va nella giusta direzione”. Paolo Lepri: “gli uffici ci hanno fatto capire come questa riforma Madia sia tutta da verificare in termini di efficacia”. Per Iacopo Apa “l’adeguamento a una norma nazionale è un atto dovuto, la delibera è frutto inoltre di un lavoro importante degli uffici”. La pratica è stata approvata con 20 voti favorevoli e 4 astenuti.