Home Nazionale Continua processo digitalizzazione Poste. Caio, strada giusta, rende vita clienti più semplice

Continua processo digitalizzazione Poste. Caio, strada giusta, rende vita clienti più semplice

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Roma, 14 nov. (AdnKronos) – Continua il processo di digitalizzazione del gruppo Poste Italiane. Partito nel 2015 ma implementato quest’anno, il programma di trasformazione coinvolge l’intera azienda e nel 2017 e 2018 conoscerà un’accelerazione in particolare con il completamento degli sviluppi diretti ai clienti. “Siamo molto soddisfatti della strada fatta”, sottolinea l’ad di Poste, Francesco Caio intervenendo all’incontro con la stampa sul tema della ‘trasformazione digitale’ del gruppo. “Non solo sono partiti nuovi servizi ma anche nuove modalità di lavoro. Sono fiducioso che siamo sulla strada giusta ma c’è ne ancora molta da fare”, spiega Caio che avverte: “non siamo qui per fare gadget ma per rendere la vita più semplice ai clienti”.
Infatti il Leitmotiv che guidano la trasformazione dell’azienda è “più semplice, più veloce e più bella”. Il percorso di digitalizzazione del gruppo, in linea con il piano industriale ‘Poste 2020’ che prevede investimenti per 300 milioni di euro dal 2015 al 2020, punta a servizi di qualità, trasparenti, affidabili e facili da usare per contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini e la competitività delle imprese ma anche ad essere un motore di sviluppo inclusivo per accompagnare cittadini, aziende e pubblica amministrazione verso la nuova economia digitale.
Il gruppo, infatti, spiega la responsabile marketing strategico di Poste Italiane, Barbara Poggiali, il gruppo intende essere uno degli “architetti di un’Italia più digitale, più semplice, più competitiva”. L’ambizione è quella di “diventare il Digital Champion Nazionale per numero di clienti attivi online, nella qualità della customer experience multicanale, nel livello di innovatività di prodotti e servizi”.
Il modello di business di Poste Italiane è caratterizzato da un ecosistema unico e integrato, basato su un modello ‘ibrido’ che valorizza la capillarità di Poste italiane, i canali ‘tradizionali’ e tutti i canali digitali con l’obiettivo di offrire all’utente un’experience semplice e unica in ogni interazione con Poste. “Non c’è il digitale da una parte e l’azienda dall’altra”, spiega ancora Caio. “Stiamo ridisegnando i processi per rendere la vita del cliente più facile” ma è in atto anche un percorso di trasformazione che sta impattando anche la culturale aziendale. “Siamo noi che dobbiamo farci carico delle cose complicate. Stiamo modificando profondamente i processi aziendali”, aggiunge ancora l’ad di Poste Italiane.
Per un gruppo come Poste Italiane che conta oltre 13 mila uffici postali sparsi sul territorio con 60 mila addetti e 1,5 milioni di clienti giornalieri serviti negli uffici postali, i vantaggi del modello ‘ibrido’ sono tanti. Anche perché il mondo digitale del gruppo sta acquistando sempre più peso: in particolare sono circa 8,4 milioni i visitatori medi al mese dei siti web del gruppo; oltre 9 milioni i download delle App Poste Italiane, 296 mila i followers su Facebook…
E nel 2016 sono stati tanti i servizi digitali realizzati del gruppo, in particolare per quanto riguarda BancoPosta. L’obiettivo, spiega il responsabile BancoPosta, Marco Siracusano, “è quello di consolidare la leadership nel transaction banking, digitalizzando i pagamenti; sviluppare una strategia ibrida omnicanale integrata con gli Uffici postali con priorità sul mobile; garantire la sicurezza delle transazioni digitali e la semplicità dei servizi e dell’esperienza d’uso; sviluppare servizi a valore aggiunto per i 34 milioni di clienti BancoPosta”.
E la posta in palio è alta. Basta pensare che il valore dell’e-Commerce in Italia è di circa 20 miliardi di euro, in crescita del 18% a livello annuo e che l’uso di app per i servizi finanziari, ancora limitato ai servizi essenziali (solo il 37% fa transazioni), è forte crescita (+82%). E in questo contesto Poste ha delle carte da giocare: nel 2015, infatti, la quota di mercato di Poste nell’e-commerce è di circa il 25% e ad ottobre 2016 sono circa 24 milioni le carte BancoPosta in circolazione di cui 17 milioni di Postepay. Ma non solo. BancoPosta può contare già su 2,5 milioni di clienti che usano l’internet banking.
E la trasformazione digitale del gruppo in corso e che nel 2017 conoscerà una nuova accelerazione si fa già sentire. Alla fine del 2016, ad esempio, grazie alle operazioni di ‘dematerializzazione’ sono ben 135 milioni le pagine risparmiate: si tratta di un risparmio sull’acquisto e sul trasporto di carta di circa 2,6 milioni di euro.
Ma anche per il cliente il risparmio è consistente: si calcola infatti in circa il 10% di riduzione del tempo impiegato dai clienti durante le operazioni in Ufficio postale e per l’ufficio postale, alla fine del 2016, in un tempo risparmiato pari a circa 50 mila giornate di lavoro o 20 minuti in più per Ufficio per attività ad alto valore aggiunto.