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Elementare Watson!

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Elementare Watson!
Erriquez

Una mattina piena di esperienze formative quella trascorsa dai bambini e dalle bambine delle classi seconda, terza, quarta e quinta della scuola elementare aretina “Leonardo Bruni” mercoledì 17 febbraio, una “lezione” durata circa tre ore.

I maestri in questa circostanza sono stati due dei campioni presenti e futuri della nostra terra: una è Maria Vilucchi di Castiglion Fiorentino, giovanissima speranza della ginnastica ritmica che a soli 15 anni ha già raggiunto risultati da adulta, come le medaglie conseguite al Torneo Internazionale “Città di Pesaro” (World Cup) e al Torneo Internazionale “Città di Udine”, per citare solo i successi del 2015.

Maria, accompagnata dalla sua allenatrice Irene Leti, si è presentata spiegando il suo sport, il suo lavoro, le sue aspirazioni e le sue passioni, oltre a far ascoltare la canzone che sente più spesso prima di un’esibizione… quella giusta per darsi la carica. “Per preparare quel minuto e mezzo di esercizio, nella speranza che un giorno possa presenziare alle Olimpiadi, ci sono dietro 4 anni di duri esercizi, ogni giornata tre o quattro ore di allenamento solo in vista di quell’obbiettivo” ha detto Maria.

Ha poi invitato i bambini a fare sport dicendo che questo non porta via tempo allo studio ma che le cose, come nel suo caso, possono conciliarsi senza problemi.

Sono state quindi mostrate e commentate le immagini di vari concorsi internazionali, dove esce forte la sua arte e la sua abilità con gli attrezzi. Le clavette e il nastro sono stati con i suoi esercizi il punto forte della seconda parte dell’incontro, quando nella palestra della Leonardo Bruni ha dato dimostrazioni ginniche lasciando a bocca aperta i nostri bambini. Un corpo armonioso e pieno di grazia, con una elasticità e pose plastiche da vera campionessa; poi le foto di rito e gli autografi hanno chiuso l’incontro.

Orlando Fiordigiglio è stato l’altro maestro della mattinata sportiva di “Elementare Watson”.

In questo caso il campione è già affermato. Poco più che trentenne il pugile aretino, terzo nella classifica europea ed entro i primi trenta in quella mondiale, 70 chili di peso e di affetto nei confronti dei piccoli “giornalisti” e sotto gli occhi affascinati e attenti delle maestre, ha risposto a una serie di domande incalzanti e precise, quasi come un allenamento sul ring. Domande a 360 gradi: “Hai paura dell’avversario? Come hai iniziato? Cosa hai provato alla tua prima vittoria e cosa hai pensato dopo una sconfitta? Come sono i tuoi allenamenti? Cosa fai prima di salire sul ring?”

Domande precise e dirette che il pugile non ha schivato, ma anzi ha usato per mandare “consigli di vita” molto apprezzati da grandi e bambini.

Il sacrificio che diventa bisogno per riuscire a centrare il risultato. La boxe e lo sport, per fortificarsi nello spirito e non solo nel corpo, il rispetto per l’avversario, l’importanza della testa, più di ogni cosa, per riuscire a vincere le sfide, e tanti altri aneddoti e suggerimenti validi da portare sempre con sé.

Poi, ad un certo punto, la cosa che ha lasciato a bocca aperta i piccoli: Fiordigiglio come per magia ha tirato fuori la cintura di campione dell’Unione Europea, luccicante e imponente (…”come una cintura dei lottatori del wrestling” hanno commentato i bambini affascinati) e l’ha fatta portare a loro, maneggiata come una reliquia, fino alla palestra uscendo dall’aula di Lim dove scorrevano nei video le sue immagini vittoriose.

Qui altro colpo di scena, sono apparsi i guanti bianchi e rossi portati nell’incontro che lo consacrò campione; e ancora ecco la compagna di ogni pugile, la corda, che ha fatto vedere in mano ad Orlando come si allenano i grandi pugili, giri velocissimi e invisibili per la loro frequenza.

E poi la lezione collettiva di pugilato che ha trascinato tutti. I bambini hanno cominciato a simulare i passi di boxe, e poi i colpi e le pose in difesa ed attacco. A dire il vero lo spettacolo era talmente coinvolgente che anche noi, Maria e le maestre ci siamo sorpresi a “danzare” con quei passi. Orlando ha dimostrato con i gesti, più che con le sole parole, quanto ami questo sport sia nel praticarlo da atleta che nell’insegnarlo, come fa anche adesso, gratuitamente, nella palestra storica di San Lorentino ad Arezzo, la stessa di Maria.

Baci, abbracci e sorrisoni a più o meno denti, vista l’età dei bambini, hanno salutato Orlando Fiordigiglio e Maria Vilucchi.

I due atleti saranno i protagonisti degli articoli dei nostri piccoli giornalisti, che vi faremo leggere su PiazzaGrande ed ascoltare su Radiowave che sono, assieme a Chimet, l’azienda Bemoccoli, la Farmacia Merelli, il Caffè Donatello e la Fondazione ArezzoWave Italia, i partners di questo progetto innovativo per le scuole elementari italiane.
L’8 marzo, per l’altra lezione di “Elementare Watson”, lo sport lascerà spazio alla musica e saranno presenti la voce e l’anima della Bandabardò, Erriquez da Firenze, e la colonna fondamentale (e aretina) dei Modena City Ramblers, Francesco Moneti.

Violini, chitarra, suoni e voci sostituiranno i guantoni, la corda, i nastri e le clavette, i bambini penseranno stavolta di diventare non campioni dello sport ma delle nuove rockstar salendo su un vero e proprio palco.

Non perdetevi quindi il prossimo reportage a marzo di Elementare Watson!

E ancora in bocca al lupo e grazie a Orlando Fiordigiglio e Maria Vilucchi, li aspettiamo di nuovo in cattedra… saremo tutti con loro a sostenerli in ogni sfida, i bambini e le famiglie, tutta la scuola della Leonardo Bruni, i lettori di PiazzaGrande e gli ascoltatori di Radiowave!