Milano, 29 feb. (AdnKronos) – “Credo sia giusto ragionare” sul tema del ‘see now buy now’, ovvero sulla possibilità di acquistare subito dopo la sfilata i capi che le maison hanno presentato in sfilata, ma, “per banalizzare, posso dire che esiste il fast food ed esiste l’alta cucina. Sono mondi che convivono. Nessuno si può aspettare che i prodotti che vengono presentati a Milano alle sfilate, dalla pelletteria alle scarpe, dai filati ai tessuti, insomma tutto quello che ha alle spalle un ciclo produttivo lungo possa essere prodotto in una settimana o dieci giorni”. Ne è certo Michele Norsa, ad di Salvatore Ferragamo, che a margine della sfilata a Milano Moda Donna sottolinea che “sono prodotti diversi”.
Allora, se da una parte è “giusto lavorare ai meccanismo delle presentazioni, dei tempi”, bisogna anche considerare che “le sfilate sono come la Formula Uno dove si crea, si sperimenta, si innova. E’ importante proteggere questo tipo di capacità di lavorare, soprattutto perché l’Italia deve differenziarsi anche da un punto di vista della sostenibilità”.
Non va dimenticato, conclude Norsa, “che i prodotti che vengono realizzati e venduti in tempi molto brevi vengono fatti, di norma, in Paesi dove la sostenibilità e le condizioni di lavoro non sono quelli che abbiamo in Italia. Siamo di fronte a una clientela, a un mondo che alla sostenibilità dà molta importanza”.