Roma, 3 mar. (AdnKronos) – “I dati sulla crescita dell’impiego del fattore tecnologico da parte dell’agenzia delle Entrate nella lotta all’evasione rappresentano un segnale positivo. È infatti anche grazie all’utilizzo dell’incrocio delle varie banche dati che si sono registrati incassi record nel 2015. La direzione è quella giusta, anche se la strada da percorrere è ancora lunga, basti pensare che dei circa 13 milioni di servizi erogati nello scorso anno, oltre dieci milioni sono stati effettuati ancora presso i vari uffici”. Ad affermarlo è il fiscalista e docente della Luiss, Angelo Cremonese in un articolo pubblicato su ‘Il Sole 24 Ore’.
Uno dei fattori su cui si è molto puntato nel new deal in tema di recupero del gettito, sottolinea Cremonese, “è stata la nuova strategia della compliance. Viene considerato un successo la risposta positiva a più della metà delle oltre 300mila comunicazioni spedite dal fisco con l’invito a rettificare spontaneamente errori e omissioni versando le imposte mancanti e applicando sanzioni ridotte”.
Non è certamente stato ancora raggiunto l’obiettivo, prosegue il fiscalista, “di un nuovo rapporto con i cittadini improntato sulla fiducia e sulla trasparenza ma qualche passo su questa via va registrato. Anche la riduzione dei tempi per l’erogazione dei rimborsi e l’aumento della celerità delle risposte agli interpelli ha contribuito positivamente”.