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Giostra del Saracino: “supercappotto” di Porta Santo Spirito

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Giostra del Saracino: “supercappotto” di Porta Santo Spirito

Se nel 2012, al loro esordio, avevano scritto la storia vincendo entrambe le edizioni ed ottenendo un “cappotto” che MAI nessuna coppia di esordienti aveva conseguito oggi, con la terza vittoria nelle altrettante giostre disputatesi nell’anno, Gianmaria Scortecci ed Elia Cicerchia passano alla “leggenda”. Ma non è finita qui perché la loro giovane età li candida, d’obbligo, a segnare ancora per molti anni le sorti di Porta Santo Spirito e della Giostra in generale costringendo, noi cronisti, a coniare nuovi vocaboli per descrivere le loro gesta.

Facciamo allora parlare i numeri. Esordio nel 2012 e subito un “cappotto”. L’anno successivo iniziano con l’aggiudicarsi la prima edizione per poi concedersi due giostre di “riposo” nelle quali prevale Sant’Andrea. Ma non passa anno che la “coppia terribile” non si

giostra saracino
giostra saracino

affermi quindi a settembre 2014 è ancora vittoria. E siamo a 4 in 6 giostre disputate. Fermi al palo nel 2015 nel 2016 si presentano in piazza a giugno con cavalli trovati e provati in pochi giorni. Un virus ha infatti costretto in quarantena tutti i cavalli di Porta Santo Spirito ed il quartiere si è dovuto muovere in fretta e furia per trovare nuove cavalcature ai propri giostratori. Ma nella difficoltà la scuola giallo blu da il meglio di se ed allora ecco la 5^ vittoria superando Porta del Foro dopo uno spareggio. Si torna in piazza a fine agosto ancora con i cavalli di giugno perché la quarantena termina 2 giorni dopo la disputa della Giostra. 5 + 5. Due centri che mettono in ginocchio gli avversari con il solito Porta del Foro a dare del filo da torcere (chiuderà con 9 punti all’attivo). Ed eccoci a questo pomeriggio. Entrano in piazza da favoriti. E ci mancherebbe dopo quello che hanno fatto vedere in questi anni. Non hanno nulla da perdere avendo già due vittorie all’attivo nell’anno. Tornano a gareggiare con i propri cavalli. E gli altri? Non stanno certo a guardare ed in settimana fanno vedere di avere i numeri per poter mettere alla corda la coppia terribile.

Si apre quindi con Scortecci che marca “solo” un 4. Vedovini con 5 punti porta avanti Sant’Andrea mentre Vannozzi, Porta Crucifera, si ferma sul 4 così come Carboni per Porta del Foro. La seconda tornata si apre con Cicerchia che non si smentisce e marca 5 punti. Cherici mira al centro per chiudere qui la giostra ma la sua lancia termina nel 4. A questo punto è spareggio tra i due quartieri con Porta Crucifera e Porta del Foro costretti a colpire il centro per potersi aggregare. Il rossoverde Fardelli non va oltre il 3 mentre Vernaccini ottiene il terzo 5 consecutivo nelle ultime tre giostre.

Spareggio a tre. Parte Porta Santo Spirito e, mentre la piazza pensa che sia Cicerchia ad affrontare per primo Buratto, ecco che dal cilindro gialloblu esce Gianmaria Scortecci. Carriera perfetta e 5. E’ ora la volta di Enrico Vedovini che però marca solo 4 punti. Anche Sant’Andrea è fuori dalla “battaglia” ed il giostratore appare assai contrariato per la carriera ed il punteggio marcato. Il Capitano giallo cremisi Dario Tamarindi si affida ancora ad Andrea Vernaccini confidando nella splendida forma del cavaliere. Ma questa volta il giostratore non si ripete ed anche lui ferma la lancia sul 4.

Giostra del Saracino - lancia d'oro
Il rettore Ezio Gori

Tripudio gialloblu. Storia? Leggenda ? Non lo sappiamo. Possiamo solo dire che il futuro, oggi, parla gialloblu e che gli altri 3 Quartieri dovranno lavorare sodo tutto l’inverno alla ricerca della perfezione perché è solo essendo perfetti che si può competere con la coppia di Santo Spirito. Dal 2012 ad oggi 11 gostre corse e 7 vittorie. Anche questo un record. In chiusura una menzione particolare per Martino Gianni ai nostri occhi l’artefice principale di queste vittorie. Terminata la Giostra siamo scesi in piazza per le interviste di rito e quando lo abbiamo avvicinato era visibilmente commosso. Alle nostre domande ha risposto con voce rotta dalla commozione e con gli occhi lucidi di lacrime. Mai lo avevamo visto così, neppure dopo le sue vittorie. Questo, unito all’abbraccio sincero tra Cicerchia e Scortecci, è la sintesi del lavoro che si è fatto a Santo Spirito e che non ha rigurdato solo la parte tecnica.