Home Nazionale Giusi Nicolini, il tunisino ricercato non dimostra esistenza equazione tra sbarchi e terrorismo

Giusi Nicolini, il tunisino ricercato non dimostra esistenza equazione tra sbarchi e terrorismo

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Palermo, 22 dic. (AdnKronos) – “Mi auguro che le indagini siano incanalate nella giusta direzione e che si stia cercando l’uomo giusto per fare giustizia dopo questa ennesima strage di innocenti. Viene, però, da chiedersi come sia possibile che una persona votata alla delinquenza, come sembrerebbe dal profilo in questione, sia stata lasciata in giro sinora. Trattandosi di persona conosciuta e schedata sin dal 2011 e non solo nel nostro Paese”. Lo ha detto all’Adnkronos Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, parlando del tunisino ricercato per la strage di Berlino. Ansi Amri era arrivato nel 2011 a Lampedusa e da lì venne trasferito in un centro d’accoglienza per minori non accompagnati a Belpasso, nel catanese. “Non credo, però, che questo personaggio possa dimostrare l’equazione sbarchi/terrorismo – dice ancora Nicolini – Purtroppo, le radici del terrorismo, le forme con cui colpisce, le persone di cui si serve per compiere le stragi, hanno ben poco a che vedere con la disperazione che sta alla base dei movimenti migratori. Dovremmo semmai comprendere che la destabilizzazione politica cui mira la strategia del terrore è il vero pericolo da combattere, reagendo con fermezza, facendo fronte comune tra tutti i Paesi europei, lavorando a politiche comuni di sicurezza e di solidarietà, senza mai dimenticare che anche i profughi scappano da questi pericolosi assassini”.
“Cosi come non va dimenticato che dal 2011 ad oggi, molto è cambiato sia a Lampedusa che nel resto dell’Italia per aumentare la sicurezza delle nostre comunità – aggiunge la sindaca di Lampedusa – Tutte le persone salvate a sud di Lampedusa vengono identificate, sia nella nostra isola che negli altri luoghi di sbarco della Sicilia. Tanto è vero che la Francia e la Germania respingono verso l’Italia, in attuazione del regolamento di Dublino, molte più persone di quelle che siamo riusciti a ricollocare”.