Home Nazionale Giustizia: stallo in Csm su nomina procuratore a Milano/Adnkronos

Giustizia: stallo in Csm su nomina procuratore a Milano/Adnkronos

0

Milano, 11 mar. – (AdnKronos) – Stallo. Sulla nomina del nuovo procuratore capo di Milano il Csm prende tempo. Alla quinta commissione del Csm manca ancora l’accordo su quale dei cinque ‘candidati’ potrà guidare la procura che, nel bene e nel male, da circa un trentennio è la più importante d’Italia, quella che ha fatto scuola in diversi fenomeni, dalla corruzione al terrorismo internazionale, dai reati finanziari allo stragismo. I dubbi sono tanti, le correnti ‘viaggiano’ in direzioni opposte e non è escluso che, alla fine forse in commissione, con una possibile comunicazione al plenum, verranno proposte, cosa abbastanza ‘rara’, le audizioni dei cinque togati in lizza per l’incarico.
Il primo nodo da sciogliere è se la carica debba essere affidata ad un magistrato milanese o esterno. C’è chi, come Area, sostiene fortemente, in nome della continuità, che l’incarico vada affidato ad un ‘interno’, ma c’è chi, come Unicost, vuole un esterno soprattutto dopo la ‘brutta’ frattura che ha accompagnato l’ultimo periodo della gestione Bruti Liberati quando l’ufficio si è ritrovato diviso tra i sostenitori dell’ex aggiunto Alfredo Robledo, ora spostato a Torino, e quelli dell’ex capo che aveva fatto quadrato attorno ad uno dei suoi più autorevoli aggiunti, Francesco Greco, il primo tra i candidati oggi in lizza.
Ma il punto è che, tra interni ed esterni, a quanto apprende l’Adnkronos, nessuno sembra avere tutte, ma proprio tutte, le ‘carte in regola’ per poter ricoprire l’incarico. Questioni marginali, agli occhi di osservatori esterni. Ma ci sono. Ed è per questo che non si esclude che si possa procedere con una ‘pratica’ poco usata, quella delle audizioni. Comunque ci vorrà tempo. I nomi in discussione sono quelli ormai noti: da Milano c’è Francesco Greco, coordinatore delle indagini economico-finanziarie, nella cittadella giudiziaria da circa trent’anni, ex magistrato del pool di Mani Pulite, esperto in colletti bianchi. C’è poi un altro aggiunto, Ilda Boccassini la cui fama per indipendenza e capacità, soprattutto in inchieste di mafia, travalica i confini nazionali. Il terzo nome è meno ‘prepotente’ se si vuole, rispetto ai primi due, ma molto apprezzato soprattutto a Milano ed è quello di Alberto Nobili, che a Milano lavora da sempre, grande esperto nella lotta di diversi settori criminali, stimato per il suo equilibrio e la voluta mancata ribalta. Due gli esterni: Giovanni Melillo, capo di gabinetto del ministro Andrea Orlando e Giuseppe Amato, procuratore di Trento.