Roma, 3 apr. (AdnKronos) – “In Italia non c’e’ mai stato equilibrio tra tutela dell’ambiente e sviluppo dell’industria. Cosi nel passato certamente la proprieta’ e il management dell’Ilva si sono resi responsabili di gravi violazioni dell’ambiente. Adesso pero’ si passa all’estremo opposto, quello di una magistratura radicale sta distruggendo l’azienda dell’acciaio”. Lo dichiara Fabrizio Cicchitto di Ncd.
“Altrettanto rischia di avvenire in Basilicata nei confronti dell’Eni e dei lavoratori occupati nel settore da parte di un’ala della magistratura che sta scatenando un attacco ad alzo zero contro l’Eni, contro il governo, contro aziende italiane e straniere, ovviamente cavalcando anche il referendum sulle trivelle. La gestione estremista di un reato del tutto impalpabile qual e’ il traffico di influenza a cui si puo’ aggiungere un reato altrettanto impalpabile come l’abuso d’ufficio puo’ rendere impossibile qualunque azione politica, parlamentare e governativa che abbia rapporti con le imprese e le lobby”, aggiunge.
“E’ incredibile che in questo quadro Forza Italia cavalchi la tigre del giustizialismo accodandosi alle iniziative di Lega, Fratelli d’Italia e movimento 5Stelle e rilanciandole con i titoli del giornale”, conclude Cicchitto.