Roma, 10 dic. (AdnKronos) – “Roba da Prima Repubblica”. La minoranza Pd critica il metodo e la sostanza della linea scelta da Matteo Renzi nella gestione della crisi. Forte malumore per l’esclusione del partito da ogni scelta. “Alla faccia della Direzione convocata in modo permanente… Nessuna discussione. Nulla”. E poi la sostanza. L’idea di un governo a tempo per correre verso il voto anticipato alla ricerca “di chi sa quale rivincita”.
“Il 4 dicembre ci è arrivato un messaggio dagli elettori. Cosa gli rispondiamo? Renzi sta chiuso a palazzo Chigi con i protagonisti della disfatta di domenica scorsa tra correnti e spifferi che nemmeno la Prima Repubblica…”, sono le riflessioni della minoranza dem. Per questo Roberto Speranza chiede “discontinuità”. Innanzitutto sull’azione di governo. Al di là di chi guiderà il governo. “Si parla molto di totonomi. Se invece parlassimo del che fare? Altrimenti il messaggio è che la lezione del 4 dicembre non la abbiamo proprio compresa”, osserva.
“Era l’occasione per aprire una discussione e invece sembra che il messaggio di domenica scorsa non sia stato affatto comprese”, aggiunge Davide Zoggia. Renzi ha messo sul piatto anche l’assemblea di domenica prossima che dovrebbe aprire il percorso congressuale. “Un congresso per discutere di cosa deve essere il Pd o solo una resa di conti interna? Il problema è che qui a rischio non sono i destini personali, ma si sta mettendo a rischio il Pd”.