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Industria: Uilm, investimenti per la crescita, nominare nuovo ministro

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Roma, 27 apr. (AdnKronos) – “Il sindacato, a ragione, ha un chiodo fisso in quest’epoca difficile: occorre rinnovare i contratti. I metalmeccanici da mesi hanno la medesima esigenza. Ma non è l’unica. Bisogna, altresì, favorire la crescita, affinchè il Paese possa rialzare la testa”. Lo si legge nell’editoriale di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm che sarà on line sabato prossimo. “Le prospettive di crescita sono basse – scrive Antonello Di Mario, direttore del giornale sindacale – perché veniamo da anni caratterizzati da consumi deboli ed investimenti fiacchi che danneggiano ancor di più la domanda”.
“Se ne esce con investimenti pubblici e privati, soprattutto rivolti all’industria ed al settore manifatturiero, in particolare. Sono i governi nazionali, compreso il nostro, e la stessa Unione europea a dover trovare e mobilitare le adeguate risorse finanziarie. In questo senso, abbiamo qualche problema più degli altri”, sottolinea l’editoriale riferendosi in particolare alla mancata nomina di un ministro dello Sviluppo economico dopo le dimissioni di Federica Guidi.
“Dal ministero in questione erano giunti un paio di annunci che non hanno avuto seguito: prima, la convocazione degli Stati generali dell’Industria; poi, la presentazione del progetto per la digitalizzazione del sistema industriale. Mai come – evidenzia ‘Fabrica Società’ – ora è necessaria la nomina di un ministro che non solo si occupi di un vero e proprio piano per far sviluppare la manifattura in Italia, ma avvii un serio dialogo con sindacati ed imprese per porre in essere una coerente politica industriale. L’industria nazionale ha bisogno di scelte strutturali, come la ricerca delle idonee risorse per renderla concretamente competitiva in ambito internazionale. Potrebbe rivelarsi utile da parte del governo, anche la creazione di un’agenzia ‘ad hoc’, dedita a trovare risorse pubbliche e private da indirizzare agli investimenti industriali e manifatturieri”.