SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Alfa Romeo ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia, la berlina di stampo classico, andando a coprire lo spazio lasciato vuoto con l’uscita di scena della 159. La destinata a far ritornare la casa di Arese in questo segmento è la Giulia.
La nuova berlina milanese, che riprende nel nome quello della indimenticabile berlina della casa del biscione di anni ’60 e ’70, è disponibile con 1 Motore a Benzina (2900 da 510 cv, riservato alla sola versione Quadrifoglio) e 1 Motore Turbodiesel (2200 da 150 o 180 cv), negli allestimenti Giulia, Super, Business, Business Launch Edition, Business Sport, Business Sport Launch Edition, Quadrifoglio.
Non mancano possibilità di personalizzazione. La posizione di guida, bassa e distesa, è comoda. Bene la razionale disposizione dei comandi, con le manopole fra i sedili per comandare l’impianto di infotainment e il sistema Dna (varia le risposte dell’auto) in luogo del manettino delle altre Alfa. Un piacevole richiamo ai modelli del passato è nel cruscotto a binocolo, che racchiude una strumentazione completa e ben leggibile, lo sterzo è anch’esso un richiamo alla Giulia degli anni ’60 e ’70, mentre curioso è il tasto start-stop per l’accensione e spegnimento del veicolo posizionato accanto a una delle razze dello sterzo. Il baule è capiente. Ed ora è il momento del test drive. L’Alfa Romeo Giulia provata è stata la 2200 Turbodiesel 150 cv Super da 46015 €.
Infine il listino prezzi: per la 2900 Quadrifoglio a Benzina occorrono 79000 €, per le versioni Diesel si parte da 35500 € della 2200 150 cv Giulia per arrivare a 44500 € della 2200 180 cv Business Sport Launch Edition.
Bruno Allevi